Fonti rinnovabili, produzione 'green', gomme specifiche per le auto elettriche, il gruppo Michelin punta sul rispetto dell''ambiente per gli pneumatici del futuro e l'Italia gioca e giocherà un ruolo da protagonista. Già oggi, il 30% di uno pneumatico del Bibendum è realizzato con materiali sostenibili. Questa quota è destinata a salire al 40% entro il 2030, con l'obiettivo del 100% entro il 2050. Per raggiungere il target ambizioso saranno, tra l'altro, replicate e sviluppate alcune delle tecniche di eccellenza già oggi adottate dal gruppo transalpino nello stabilimento di Cuneo, il più grande d'Europa per le gomme per auto. Questi i piani illustrati dai vertici francesi nel corso della prima edizione dell'International Media Day, evento riservato alla stampa mondiale, apertosi con una giornata di dibattiti alla tenuta Fontanafredda di Serralunga d'Alba, proseguito il giorno seguente con approfondimenti e una visita alla storica fabbrica cuneese. Nel corso della manifestazione sono stati presentati in anteprima anche due pneumatici omologati per l’utilizzo stradale, caratterizzati da un elevato tasso di materiali sostenibili: verranno commercializzati entro il 2025. Si tratta di una gomma per auto contenente materiali sostenibili per il 45%, quota che sale al 58% per la seconda, destinata ai mezzi pesanti. Florent Menegaux, CEO della multinazionale transalpina, sottolinea: "Michelin è in continua trasformazione. Affronteremo le sfide poste da un mercato dei pneumatici in evoluzione grazie a uno strumento industriale sempre più innovativo, più rispettoso dell'ambiente e dove le persone giocano un ruolo chiave. La cultura dell'innovazione dei team Michelin consente al Gruppo di anticipare e inventare soluzioni ogni giorno, per soddisfare le aspettative dei propri clienti e della società. Siamo fiduciosi di raggiungere i nostri obiettivi strategici: dentro, intorno e oltre lo pneumatico". Tra gli argomenti principali affrontati nel corso dell'evento da citare la trasformazione del mercato pneumatici di fronte alle nuove esigenze degli automobilisti, dei produttori e dei cambiamenti climatici e la trasformazione dei siti produttivi di fronte alle nuove sfide umane, tecnologiche e ambientali. Tra le tendenze evidenziate, spiccano le dimensioni delle gomme in aumento, a causa del sempre maggior peso dei veicoli, la crescita della quota di mercato delle 'All Season' in Europa e le linee di sviluppo nella realizzazione di prodotti per auto elettriche. In questo quadro, il modello fabbrica gioca un ruolo primario e l'impianto di Cuneo è un esempio di eccellenza del know how del gruppo, sia a livello tecnologico sia ecologico e manageriale, con particolare attenzione alla qualità del lavoro e al rispetto dell'ambiente, oltre che del prodotto finale e con una capacità potenziale di 16 milioni di pneumatici all'anno. Qui vengono sperimentate e sviluppate tecnologie di punta. Fra queste, da citare Iris2, una macchina dotata di intelligenza artificiale che riesce a individuare anche le più piccole imperfezioni di lavorazione interne o esterne. Oggi sono 6 quelle operative a Cuneo: entro fine 2024 si salirà a 8 e si procederà con il travaso tecnologico già iniziato verso gli altri impianti Michelin sparsi per il mondo.
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