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Piaggio convocherà il consiglio dopo la scomparsa di Colaninno

Il gruppo ricorda il suo presidente e amministratore delegato

Redazione Ansa

Piaggio convocherà il consiglio di amministrazione per le determinazioni conseguenti alla scomparsa di Roberto Colaninno. Lo si legge in una nota del gruppo diffusa "nel ricordo del proprio presidente e amministratore delegato", che si è spento nella notte tra il 18 e il 19 agosto.

Gli statuti di Piaggio e Immsi, la holding quotata della famiglia Colaninno, assegnano le funzioni spettanti al presidente, in caso di sua assenza o impedimento, al vicepresidente. Saranno dunque Matteo Colaninno, vicepresidente di Piaggio, e Daniele Discepolo, vicepresidente di Immsi, ad esercitare ad interim i poteri legati al ruolo di presidente di Roberto Colaninno, in attesa che i consigli di amministrazione decidano come ridefinire la governance delle due società, in particolare quella di Piaggio, di cui l'imprenditore mantovano, scomparso sabato, era anche amministratore delegato. La forte e rodata presenza dei figli Matteo, vicepresidente esecutivo di Piaggio, e Michele, ad e dg di Immsi nonché consigliere di Piaggio con deleghe sulla strategia globale, il prodotto, il marketing e l'innovazione, lascia presagire una sostanziale continuità nelle strategie e negli assetti azionari nonostante le tensioni registrata in Borsa sia dal produttore di scooter (+1,8%) che dalla holding Immsi (+4,7%), alimentata dalla speculazione per possibili riassetti, strategici o azionari. "Questo tipo di notizie - seppure tristi - hanno un impatto positivo sulle azioni", commentano gli analisti di Banca Akros. "Non ci aspettiamo che questo evento cambi la strategia di Piaggio nel breve termine anche se ci aspettiamo che gli investitori ritengano che diventi più probabile l'adozione di potenziali azioni sul gruppo per sprigionare valore", sono le considerazioni di Mediobanca. La presa della famiglia su Immsi e Piaggio è forte: le quote della cassaforte non quotata Omniaholding, al vertice della catena di controllo, è diviso tra il padre (40,55%), la moglie Orietta Schiavetti (19,89%) e i due figli Matteo e Michele, ciascuno titolare dal 19,78% del capitale. Omniaholding detiene il 59% di Immsi che a sua volta ha poco più del 50% di Piaggio. In assenza di un testamento l'eredità verrà suddivisa in parti uguali tra moglie e figli mentre in presenza di un testamento la quota disponibile sarà di un quarto, al pari della legittima spettante a ciascuno erede.

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