Pirelli chiude i 9 mesi in crescita, i ricavi salgono a 5.160,2 milioni (+2,5%) e l'utile netto a 411 milioni (+14,4%) grazie "al miglioramento della performance operativa e al beneficio derivante dal Patent Box".
In particolare, si legge in una nota, nel terzo trimestre i ricavi sono cresciuti del 2,2% a 1.722,7 milioni e l'utile netto è aumentato del 33,3% a 168,4 milioni. Un miglioramento del contesto di mercato porta Pirelli a migliorare le sue attese per la fine dell'anno con ricavi stimati a circa 6,6 miliardi di euro (da una forchetta tra 6,5 e 6,7 miliardi), l'Ebit Margin Adjusted è atteso al 15% (nella parte alta della forchetta del target di luglio di 14,5%e <15%) grazie al miglioramento del price mix, la generazione di cassa netta ante dividendi è attesa tra 450 e 470 milioni di euro.
Il quadro internazionale resta però incerto, spiega Pirelli e il Cda "ha ritenuto opportuno posticipare la presentazione dell'aggiornamento del piano industriale al 2025, inizialmente prevista entro la fine dell'anno, nel mese di marzo 2024 in occasione della presentazione dei risultati del bilancio 2023".
Pirelli conferma però l'obiettivo di deleverage con un rapporto posizione finanziaria netta/adjusted ebitda pari a circa 1 volta a fine 2025.
L'Ebitda adjusted nei primi nove mesi 2023 è stato pari a 1.115,8 milioni di euro, in crescita del 3,4%; la posizione finanziaria netta al 30 settembre 2023 è pari a -3.138,1 milioni; il margine di liquidità pari a 1.921,6 milioni di euro "garantisce la copertura delle scadenze sul debito verso banche e altri finanziatori fino alla fine del 2025" precisa una nota.
Tornando ai risultati del terzo trimestre Pirelli spinge sull'innovazione, lanciando nuovi pneumatici per l'elettrico ad elevato contenuto tecnologico e maggiore sostenibilità e continua con il suo programma di riduzione costi che nei primi nove mesi ha portato benefici lordi pari a circa 61,4 milioni di euro, in linea con le attese e con le tempistiche di sviluppo dei progetti.