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Tesla Model 2 dovrebbe nascere a Gruenheide vicino a Berlino

Programma rallentato da costi personale e avvio nuove tecnologie

Tesla Model 2 dovrebbe nascere a Gruenheide vicino a Berlino

Redazione Ansa

Come accade negli Stati Uniti, dove il sindacato dei lavoratori dell'auto sta fortemente condizionando l'industria locale, anche Tesla deve ora modulare in Europa l'investimento per l'avvio della produzione della Model 2 da 25mila euro nella sua gigafactory di Gruenheide (vicina a Berlino) proprio sulla base dei nuovi accordi salariali. Elon Musk - che ha in programma di costruire questo inedito modello elettrico entry level per aumentare le consegne a 20 milioni di veicoli entro il 2030 - ha visitato lo stabilimento tedesco venerdì scorso e (come mostra un video sulla piattaforma di social media X) ha ringraziato lo staff per il duro lavoro svolto fino ad oggi.
    Nello scorso marzo - unico dato disponibile - Tesla aveva dichiarato di aver prodotto nella gigafactory di Gruenheide 5.000 unità della Model Y in una settimana, equivalenti a circa 250mila auto all'anno, ma con il debutto del nuovo modello la capacità dello stabilimento tedesco dovrebbe essere portata a 1 milione di unità all'anno.
    A rallentare l'operazione di allargamento di Gruenheide non ci sono però i nuovi costi del personale (i lavoratori impegnati nella produzione riceveranno, oltre all'aumento salariale del 4% da novembre, ulteriori 2.500 euro all'anno a partire da febbraio 2024) ma anche lo sviluppo che è necessario per industrializzare la Model 2.
    Pur mantenendo la filosofia della piattaforma in unico pezzo, che in linea riceve da sotto i sedili e parte dell'abitacolo prima del fissaggio (come elemento strutturale più in basso) del pacco batterie, la Model 2 dovrebbe utilizzare - per tagliare i costi - una soluzione ancor più rivoluzionaria.
    Si tratterebbe, secondo i media tedeschi, di una piattaforma composta da un grande pezzo unico in lega pressofusa, anziché in lamiera d'acciaio stampata. Una soluzione, questa, che eviterebbe di dover installare altre gigantesche presse e, soprattutto, di far realizzare dai fornitori esterni i costosi stampi per questo tipo di produzione di semilavorati in acciaio.
   

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