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Drive Different, al Mauto 50 anni di storia e sfide per l'auto

Dall'austerity alla mobilità del futuro, al via la mostra

Redazione Ansa

(ANSA) - TORINO, 23 NOV - Un racconto multimediale che parte dalla crisi petrolifera degli anni Settanta, ripercorre decenni di politiche sulla mobilità, di ricerca tecnologica sui motori, di progettazione delle aree urbane, di innovazione nel trasporto pubblico e di scoperte futuristiche e, attraverso scatti, filmati, modelli, installazioni analizza le sfide della mobilità futura, legate all'Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile. C'è tutto questo nella mostra "Drive different. Dall'Austerity alla mobilità del futuro" - al Museo Nazionale dell'Automobile dal 24 novembre al 7 aprile 2024 - ideata e curata da Giosuè Boetto Cohen, realizzata con Stellantis e Aci, con il supporto di Eni, Politecnico di Torino, Senseable City Lab (Mit) e Quattroruote.
    Il punto di partenza è il 23 novembre del 1973 - data in cui il governo Rumor vara misure restrittive e divieti per contenere i consumi di energia. Il percorso prosegue con fotografie dell'epoca, pagine dei giornali e servizi televisivi che testimoniano la reazione degli italiani ai provvedimenti sull'Austerity. Poi le soluzioni tecnologiche, le invenzioni sperimentali e le politiche sulla mobilità fino agli obiettivi sulla sostenibilità dei giorni nostri. "Ripercorrere la storia dell'auto negli ultimi cinquant'anni è affascinante e questa mostra la racconta bene, a partire dai veicoli iconici che hanno fatto la storia della nostra industria e che ci spingono verso il futuro. Stellantis è al centro di questo percorso con l'ambizione di innovare nei suoi prodotti e servizi la mobilità di domani" ha detto il presidente di Stellanti John Elkann.   "Con Stellantis siamo orgogliosi del contributo che abbiamo dato in questi 50 anni, e lo faremo nei prossimi 50. In Stellantis c'è quell'effervescenza, la stessa di quel periodo di pionierismo dell'automobile", ha aggiunto."Vedere la Lancia Pu+Ra, presentata al Salone del Mobile, è un orgoglio". 

"In Stellantis siamo fiduciosi nel futuro della mobilità. Sappiamo che il nostro ruolo è dare una mobilità pulita e accessibile e in Stellantis pensiamo di avere questo. Abbiamo le piattaforme, le tecnologie, i prodotti. Abbiamo costruito la roadmap per una mobilità sostenibile e pulita. E' un grande cambiamento e noi siamo pronti a guidarlo" ha aggiunto l''amministratore delegato di Stellantis, Carlos Tavares. "E' impossibile parlare di Torino senza parlare di auto, perché l'auto ha fatto la storia di questa città, come questo museo e questa mostra raccontano, e perché ne rappresenta il futuro. In un momento in cui la manifattura e l'automotive si trovano ad affrontare sfide epocali, questo territorio mette in campo talento, innovazione, coraggio e competenze che sono la forza di Torino e del Piemonte" ha sottolineato Alberto Cirio, presidente della Regione Piemonte "La storia dell'auto è indissolubilmente legata a quella della nostra città, dove l'industria automobilistica è nata e ha fatto scuola per oltre un secolo e che oggi guarda al futuro come laboratorio di innovazione e transizione ecologica. La mostra rende omaggio a questa gloriosa tradizione italiana e torinese aprendo la riflessione sulle sfide future della mobilità sostenibile e dei motori ecologici" afferma Stefano Lo Russo, sindaco di Torino. "Le sfide sono tante, la prima è capire senza pregiudizi ed ideologie quale sarà il giusto mix energetico che muoverà i veicoli di domani, per soddisfare la mobilità globale in modo sostenibile. La mostra ci offre, quindi, spunti e riflessioni, contribuendo a diffondere nei cittadini una cultura della mobilità futura più consapevole e responsabile, perché solo con la collaborazione di tutti la potremo realizzare" ha sottolineato Angelo Sticchi Damiani, presidente dell'Aci. Il presidente del Mauto, Benedetto Camerana, ha spiegato che "Drive Different è un invito a cambiare il modo di pensare: la mostra presenta con indipendenza culturale una lettura di assoluta attualità, liberi da ideologie e interessi industriali e politici".

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