(ANSA) - TORINO, 19 GEN - Otto modelli di cinque brand di
Stellantis. prodotti e venduti a livello globale tra il 2024 e
il 2026, saranno progettati sulla base della nuova piattaforma
Stla Large. Dodge e Jeep guideranno i lanci, seguiti poi da Alfa
Romeo, Chrysler e Maserati. Lo ha spiegato l'amministratore
delegato Carlos Tavares che ha presentato la piattaforma Stla
Large, una delle quattro del gruppo per i veicoli elettrici.
La Stla Large - la prima per l'Europa sarà nello
stabilimento italiano di Cassino - offre un'autonomia di 800 km
e la massima flessibilità per realizzare un'ampia gamma di
veicoli, come berline, crossover e suv nei segmenti D ed E. Ha
prestazioni leader nel proprio segmento, tra cui la capacità
della batteria (118 kWh), l'efficienza di ricarica (4,5 kWh al
minuto) e l'accelerazione (0-100 km/h o 62 mph in circa 2
secondi). (ANSA).
"I nostri obiettivi per le piattaforme Stla sono ambiziosi, ma questo è ciò di cui i nostri clienti hanno bisogno oggi". Lo ha affermato Carlos Tavares, ceo di Stellantis. "Creare una famiglia di veicoli a partire da una serie di componenti ben progettati e flessibili per coprire diversi tipi di veicoli e propulsioni, con prestazioni superiori a quelle dei nostri attuali prodotti, sarà la risposta ai clienti di ciascuno dei nostri brand iconici. La flessibilità e l'agilità di questa piattaforma sono il suo tratto distintivo e saranno la forza trainante del nostro successo nel passaggio all'elettrificazione in Nord America".
"Con il taglio dei prezzi delle auto elettriche avviato da Tesla si è aperta una corsa al ribasso che rischia di finire in un bagno di sangue. E' quello che vogliamo evitare: interverrò sui prezzi in base a quanto riuscirò a ridurre i costi di produzione. Dobbiamo investire per rendere più accessibili, ma anche redditizie i veicoli elettrici". Lo ha detto Carlos Tavares, amministratore delegato di Stellantis, durante la presentazione della piattaforma Stla Large per le elettriche. "Se abbassiamo i prezzi a una velocità maggiore di quanto riusciamo a ridurre i costi di produzione alcune aziende si troveranno in difficoltà, chiuderanno i bilanci in rosso e rischieranno di diventare prede dei gruppi che hanno i conti in ordine", ha osservato Tavares.
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