Byd, colosso cinese dell'auto elettrica, detiene in Cina un terzo del mercato delle auto elettriche. A livello globale ha chiuso il 2023 con 3 milioni di unità vendute (+62% sul 2022) di cui 1,6 milioni elettriche e 1,4 milioni plug-in e ha conquistato il decimo posto tra i costruttori mondiali, alle spalle di Suzuki.
Nata nel 2003 per produrre batterie, Byd - acronimo di Build your dreams (costruire i vostri sogni) - ha detenuto per dieci anni consecutivi il primo posto per le vendite di veicoli a nuova energia in Cina ed è presente in più di 400 città, in oltre 70 Paesi e regioni del mondo. Il colosso cinese guarda ora all'Europa, dove ancora vende appena 13.500 vetture, ma è già presente in 19 paesi e 230 concessionari. L'obiettivo è vendere 800.000 unità entro il 2030, grazie anche alla costruzione del primo stabilimento di auto e batterie in Ungheria, che sarà operativo entro tre anni.
A vedere l'enorme potenziale di Byd già anni fa è stato Warren Buffet. Nel 2008 l'oracolo di Omaha aveva investito 230 milioni di dollari per rilevare il 10% della società: un investimento più che redditizio visto che la quota di Berkshire Hathaway nel costruttore cinese è arrivata a valere 8 miliardi.
Il settore auto è uno dei quattro in cui opera il gruppo Byd Company Limited. Fondato nel febbraio 1995, è una multinazionale high-tech attiva anche nell'elettronica, nelle nuove energie e nel trasporto ferroviario. Dopo 28 anni di sviluppo, il gruppo è passato da 20 dipendenti a circa 700.000 con oltre 30 parchi industriali e più di 40 filiali in tutto il mondo. E' quotato in borsa sia a Shenzhen sia a Hong Kong, in Cina, con tre società quotate: Byd, Byd Company e Byd Electronics.
Il colosso cinese Byd con un piede in Europa
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