Rubriche

Leapmotor, il partner cinese di Stellantis

Nata nel 2015, è tra le prime 3 startup cinesi dell'elettrico

Redazione Ansa

(ANSA) - TORINO, 14 MAG - Leapmotor, la casa automobilistica cinese che ha ceduto il 21% a Stellantis per circa 1,5 miliardi di euro, è nata nel 2015. E' stata fondata da Zhu Jiangming, un ingegnere elettronico con oltre 30 anni di esperienza.
    Classificata nel 2023 tra le prime tre startup cinesi di veicoli elettrici, è anche produttore di piattaforme modulari e di architetture tecnologiche. Il primo modello firmato Leapmotor, è il coupé elettrico a 2 porte, è stato lanciato sul mercato cinese nel 2019. Oggi commercializza sul mercato interno tre modelli: la berlina C01, il suv C11 e la compatta T03. L'ultima nata è la C10 destinata al mercato globale.
    Leapmotor ha sede a Hangzhou, nella provincia di Zhejiang, in Cina, e la sua attività comprende la progettazione, la ricerca e sviluppo e la produzione di veicoli elettrici intelligenti, soluzioni per guida autonoma, gruppi di trasmissione per veicoli elettrici, sistemi di alimentazione a batteria, ma anche soluzioni per veicoli connessi basate su cloud. I componenti principali di Leapmotor sono sviluppati e prodotti in modo indipendente, compresi i sistemi di propulsione elettrica e i sistemi intelligenti. La percentuale di componenti sviluppati e prodotti autonomamente rappresenta il 60% del costo totale del veicolo e l'azienda ha progressivamente introdotto tecnologie intelligenti all'avanguardia per i veicoli elettrici Stellantis e Leapmotor hanno costituito una joint venture denominata Leapmotor International con l'obiettivo "di cogliere tutte le opportunità offerte dal mercato internazionale". La partnership mira a incrementare ulteriormente le vendite di Leapmotor in Cina, il più grande mercato automobilistico del mondo, beneficiando anche della consolidata presenza commerciale di Stellantis sui mercati internazionali per aumentare le vendite del brand Leapmotor in altre regioni. (ANSA).
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it