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Cinesi di Silk Road Fund escono da Pirelli

Resta Sinochem con il 37%, Mtp al 20,58%

Redazione Ansa

 Dopo un anno di rumors e riflessioni i cinesi, ridimensionati dal governo che ha esercitato i suoi 'poteri speciali', si disimpegnano da Pirelli.
Il Silk Road Fund, che attraverso Pfqy detiene il 9,02% del gruppo italiano ha ceduto la sua quota ad altri investitori professionali, con un collocamento lampo, chiuso in poche ore.
L'operazione, organizzata da J.P. Morgan, con BofA Securities e HSBC come joint bookrunner, secondo le ultime stime ha raccolto circa 520 milioni di euro. I book si sono chiusi in poche ore, l'offerta era di circa 90,2 milioni di azioni ma - secondo quanto si apprende - la domanda è stata svariate volte superiore e ha fatto salire il prezzo che, secondo l'ultima guidance data al mercato era di 5,76 euro per azione. Il prezzo però, insieme ai dati dell'operazione, verrà ufficializzato domani.
A gennaio scorso peraltro Marco Tronchetti Provera aveva già rafforzato la sua presa, con la holding Mtp, in un'operazione che coinvolgeva l'intera catena di controllo del gruppo e la Longmarch dell'imprenditore cinese Niu, da oltre 20 anni partner industriale di Tronchetti e azionista sia di Camfin sia di Pirelli, che portava il controllo indiretto sul gruppo al 20,58% dall'attuale 14,1 per cento. Nel dettaglio Camfin Alternative Assets detiene il 2,8%, Longmarch Holding il 3,68% e Camfin il 14,096%. Il fronte italiano vede schierato anche Alberto Bombassei che controlla Nuova FourB e detiene indirettamente il 6% del capitale sociale di Pirelli, attraverso Brembo (5,58%) e Next Investment (0,420%). La presenza dei cinesi resta comunque forte con Sinochem Holdings Corporation che, attraverso le sue controllate tra cui Marco Polo International Italy, detiene indirettamente il 37,01% di Pirelli.
Ieri intanto l'assemblea ha approvato, con oltre il 99,8% del capitale a favore, il bilancio dell'esercizio 2023 e la distribuzione di un dividendo di 0,198 euro per azione ordinaria pari a un monte dividendi di 198 milioni di euro. L'assemblea ha inoltre nominato, con il sistema del voto di lista, per gli esercizi 2024-2025-2026 il nuovo Collegio Sindacale con Riccardo Foglia Taverna, nominato presidente, in rappresentanza delle cosiddette minoranze, ovvero nella lista presentata dai gestori. 

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