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Media, Nissan taglierà 10% capacità produttiva in Cina

Troppo forte la concorrenza locale sui veicoli elettrici

Redazione Ansa

(ANSA) - TOKYO, 22 GIU - Nissan chiuderà la sua fabbrica di autovetture nella provincia di Jiangsu, in Cina, a fronte dell'intensificarsi della concorrenza sui prezzi dei veicoli elettrici e la crescente popolarità delle vetture prodotte dai marchi locali. Lo anticipa l'agenzia Kyodo, che cita fonti a conoscenza del dossier, sottolineando come, al pari di altre case auto giapponesi, Nissan si trova ad affrontare la progressiva flessione delle vendite nel più grande mercato delle quattro ruote al mondo, dove i veicoli elettrici si stanno diffondendo rapidamente. L'impianto di Changzhou, nello Jiangsu, entrato in funzione nel novembre 2020, è in grado di costruire circa 130.000 unità all'anno, pari a circa il 10% della produzione di Nissan nel Paese, e in base ai nuovi piani la manifattura delle utilitarie sportive sarà trasferita in un altro stabilimento Nissan vicino. Nello specifico, Nissan gestisce otto stabilimenti in Cina grazie alla partnership con la società statale Dongfeng Motor, che le consente una capacità produttiva di circa 1,6 milioni di unità all'anno. La chiusura della fabbrica segue la decisione dello scorso anno di Mitsubishi di interrompere la produzione nel Paese del Dragone.
    Una scelta condivisa anche dalla Honda, impegnata a ridurre la sua forza lavoro. Secondo l'Associazione cinese dei produttori di automobili, la quota di mercato delle case giapponesi in Cina è scesa al 12,1% a maggio dal 23,1% del 2020, mentre quella dei marchi locali è salita al 61,3% dal 38,4% dello stesso periodo.
    (ANSA).
   

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