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Stellantis propone a operai in cig trasferta breve in Polonia

L'azienda: 'E' una fake news, prassi consolidata'

Redazione Ansa

Stellantis ha informato i sindacati che è possibile trasferire temporaneamente - al massimo due settimane - dieci operai carrellisti di Mirafiori in cassa integrazione nello stabilimento di Thychy in Polonia, dove si producono la nuova 600, la nuova Avenger e l'Alfa Romeo Junior. I trasferimenti, su base volontaria, sono per il gruppo una prassi consolidata - fa notare l'azienda - e hanno già interessato in passato stabilimenti italiani e all'estero. A Mirafiori lunedì riprenderà la produzione dopo un lungo periodo di cassa integrazione e ferie. L'azienda sta anche valutando la possibilità di trasferire, sempre temporaneamente, alcuni lavoratori in cassa integrazione dello stabilimento di Termoli (Campobasso) a Mirafiori nel nuovo impianto di trasmissioni elettrificate che è in forte sviluppo, per far fronte a esigenze specifiche.
    "Oggi c'è stato un incontro con le rsa del comprensorio di Mirafiori presso lo stabilimento eDct. L'azienda ha comunicato la necessità di ricorrere a 20 turni settimanali entro settembre per esigenze di mercato, legate alla produzione dei cambi eDct che vengono montati su tutte le auto ibride del gruppo", spiega Rocco Cutrì, segretario generale della Fim torinese. "Abbiamo chiesto che le risorse necessarie vengano cercate innanzitutto nel territorio torinese, dove ci sono tanti lavoratori in cassa integrazione. L'azienda si è riservata di rispondere alle richieste delle rsa nel prossimi giorni", aggiunge Cutrì. Le trasmissioni elettrificate si producono anche nello stabilimento Stellantis francese di Tremery-Metz. A Mirafiori i lavoratori oggi sono 518, ma la prospettiva è di arrivare a 718.

Stellantis, strumentalizzate decisioni azienda, è fake news

(ANSA) - TORINO, 30 AGO - "Sono state strumentalizzate decisioni aziendali assunte nell'interesse delle persone in questa complessa fase di mercato e transizione. È una vera e propria fake news che i lavoratori di Stellantis siano 'vittime' di un ipotetico, addirittura 'violento', ricatto al fine di trasferirli a lavorare in Polonia. Al contrario, si tratta di una proposta su base volontaria a una decina di colleghi della logistica, per una trasferta temporanea di massimo due settimane, adeguatamente remunerata". Lo precisa un portavoce di Stellantis. "Si tratta peraltro di una prassi consolidata per il gruppo in tutti gli stabilimenti a livello globale". "In occasione di temporanei stop alla produzione, dovuti alla mancanza di ordini legati all'instabilità dei mercati internazionali - spiega Stellantis in relazione a quanto pubblicato da alcuni quotidiani e riportato da diversi stakeholder - la proposta di trasferta volontaria è una possibilità di aiuto e tutela per i colleghi e le colleghe che ne sono coinvolti. Solo nell'ultimo anno e mezzo, il numero di operai italiani in trasferta volontaria presso altri stabilimenti è oscillato tra le 600 e le 2.600 unità circa. In questa proposta non c'è, insomma, alcuna evidenza di un esodo dai confini nazionali: al contrario, una volontà di tutelare l'occupazione delle persone del gruppo, che non risolve le difficoltà di questo momento storico di transizione, indicato dalla politica e accolto da Stellantis, e che Stellantis sta affrontando, in un processo industriale che merita rispetto, anche nella critica".(ANSA).

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