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Tronchetti stringe su Pirelli, con Camfin al 25,28%

Dopo l'addio di Brembo pronti a salire fino al 29,9%

Redazione Ansa

(ANSA) - MILANO, 03 OTT - Pirelli e Brembo dividono le loro strade ma il cosiddetto 'fronte italiano' si ricompatta immediatamente con l'intervento di Camfin che acquista parte la catena di controllo che fa capo alla holding di Marco Tronchetti Provera; ora al 25,28% ma pronta a salire fino alla soglia dell'opa, fino al 29,9%, nei prossimi due anni.
    In 4 anni l'investimento finanziario dei bergamaschi non si è mai trasformato in sinergie e così, anche se quella che li ha portati da un iniziale 2,4% a quasi il 6% era stata presentata come un'operazione "di lungo periodo", è stato deciso di monetizzare, cedendo tutto il 5,58% custodito con una plusvalenza di circa 70 milioni. Nel 2023 Brembo si era legata a Mtp/Camfin con un patto di consultazione che prevedeva l'impegno di Brembo di adeguare nelle assemblee Pirelli il proprio voto a quello degli altri soci sottoscrivendo un principio generale di continuità nella governance, strategia e gestione di Pirelli, che richiedeva il consenso di Mtp/Camfin in caso di ulteriori acquisti ma che non le impediva di avere 'mani libere' sulla vendita.
    Camfin si è fatta avanti, nell'ambito dell'accelerated book building, ha acquistato il 2,5% di Pirelli "rinsaldando" il suo ruolo e quello della MTP quali azionisti stabili. Bisognerà aspettare gli aggiornamenti Consob per scoprire se sono passati di mano altri pacchetti rilevanti o se il restante 3% è ora nei portafogli degli investitori istituzionali che già affollano l'azionariato (a giugno faceva capo ai fondi il 29,7%).
    Brembo ha incassato 282,9 milioni (collocando le azioni con uno sconto del 5% sui prezzi di Borsa a 5,07 euro) che le consente di ridurre il debito di 200 milioni "aumentando ulteriormente la potenza di fuoco per investimenti ben oltre 1 miliardo" fanno notare gli analisti di Equita. "Ci sembra di capire che la società abbia semplicemente ritenuto di poter utilizzare meglio il capitale, che potrebbe essere impiegato per un mix di scopi interni ed esterni (anche se ci risulta che la distribuzione agli azionisti non sia stata presa in considerazione in questa fase) - osservano gli analisti di Oddo facendo notare che "la generazione di free cash flow della società si è deteriorata, quindi non escludiamo che la mossa sia un modo per rafforzare il bilancio in un contesto difficile".
    La mossa di Camfin non ha peraltro sorpreso il mercato mentre "resta sempre da chiarire quando Sinochem venderà il suo 37%" commenta Equita che lo ritiene "uno scenario scontato". (ANSA).
   

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