L'avventura della britannica Radford Motors, la startup specializzata in supercar fondata dall'ex campione del mondo di Formula 1 Jenson Button, è terminata. Con la dichiarazione di bancarotta Button con i soci (tra cui il personaggio televisivo ed ex meccanico Ant Anstead) hanno sospeso l'attività sebbene l'ex pilota della Brawn (con cui ha vinto il mondiale nel 2009) abbia già affermato al tribunale di voler ristrutturare l'azienda.
Nel 2021 la Radford Motors aveva rivelato i piani per costruire una supercar in serie limitata e ispirata alla Lotus Type 62. Oggi però quei piano sono stati sospesi anche perché sono iniziate le procedure fallimentari a seguito delle azioni deuìi creditori. Lo stesso cfo del gruppo Dan Bednarski ha dichiarato che "Radford Motors sta attraversando la ristrutturazione aziendale prevista dal Chapter 11 che implementerà cambiamenti strategici per rafforzare le nostre fondamenta per il futuro". "Durante questo processo, si prevede che si verificheranno alcune transizioni di proprietà, il che è un passo importante nella nostra evoluzione". Alcuni media britannici fanno notare che la bancarotta arriva contemporaneamente alle azioni legali avviate contro due dei fondatori dell'azienda, Anstead e Bednarski.
Una di queste afferma che sia Anstead che Bednarski hanno prelevato fondi da un deposito di 100mila dollari per pagare spese non correlate all'ordine del cliente.
Gb: bancarotta per Radford Motors fondata da Jenson Button
Svanito il sogno della supercar dell'ex campione del mondo di F1