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Mercato europeo dell'auto quasi fermo a ottobre, +0,1%

Acea, nei dieci mesi la crescita è dello 0,9%

Redazione Ansa

(ANSA) - TORINO, 21 NOV - E' quasi fermo il mercato europeo dell'auto. Nel mese di ottobre sono state immatricolate nell'Europa Occidentale (Ue+Efta+Uk) - secondo i dati dell'Acea, l'associazione dei costruttori europei - 1. 041.672 vetture con un incremento dello 0,1% rispetto allo stesso mese del 2023. Dall'inizio dell'anno le immatricolazioni sono 10.821.299, con un segno positivo dello 0,9% sull'analogo periodo dell'anno scorso.
    Stellantis ha immatricolato nel mese di ottobre in Europa 150.346 auto, il 16,7% in meno dello stesso mese del 2023, con una quota di mercato del 14,4% contro il 17,4% di un anno fa. Da inizio anno il gruppo ha venduto 1.700.846 vetture, con un calo del 7,1% e una quota di mercato che passa dal 17,1 al 15,7%.
    Il mercato dell'auto dell'Europa Occidentale è ancora decisamente lontano dai livelli ante-crisi. Il 2024 mostra un andamento altalenante dovuto anche a un tentativo di ripresa della quota delle auto elettriche, che era in ridimensionamento per effetto della fine degli incentivi nel principale mercato dell'area, cioè in Germania, e per altri motivi di minore rilievo. E' il commento del Centro Studi Promotor ai dati sulle immatricolazioni dell'Acea. D'altra parte, sempre negli ultimi mesi - spiega - si sta manifestando un forte interesse per le auto ibride plug-in (Phev) che proprio in ottobre hanno fatto registrare in Germania un incremento del 18,2% su ottobre 2023 e una quota dell'8,3%. Secondo André Schmidt, presidente di Vdik (associazione tedesca dei produttori internazionali di automobili), "un numero maggiore di ibridi plug-in di nuova immatricolazione può dare un notevole contributo alla riduzione delle emissioni di CO2 rispetto ai motori a combustione tradizionale perché gli utenti di modelli ibridi plug-in possono già percorrere distanze importanti in modalità esclusivamente elettrica". "L'ibrido plug-in - afferma Gian Primo Quagliano, presidente del Centro Studi Promotor - può anche consentire risparmi importanti sui consumi e superare il timore degli utilizzatori di auto elettriche di rimanere senza energia per l'insufficiente disponibilità di punti di rifornimento. E ciò in quanto l'ibrido plug-in funziona con un motore tradizionale a benzina o diesel e con un motore elettrico alimentato con l'energia recuperata in decelerazione e con l'energia elettrica immessa dall'esterno con la spina. L'ibrido plug-in al momento non può essere considerato un sostituto dell'auto elettrica, ma può essere di grande aiuto per la transizione energetica".(ANSA).
   

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