È partito il conto alla rovescia per l'assemblea pubblica di Anfia, associazione nazionale filiera industria automobilistica, dal titolo 'Ritrovare la strada.
Insieme per affrontare la transizione', in programma mercoledì a Palazzo Brancaccio, nel cuore della Capitale.
In dettaglio lo studio, che raccoglie i contributi dei partecipanti ai lavori del Tavolo Sviluppo Automotive gestito dal Ministero delle imprese e del Made in Italy, traccia i possibili impatti della transizione sulla filiera a livello regionale, analizza i gap di competitività delle imprese italiane con i principali competitor e identifica 4 aree di intervento e misure di sostegno per guidare e supportare l'evoluzione della filiera produttiva. Il report prende inoltre in esame il tema del trend dei volumi di fatturato della componentistica e la questione relativa ai posti di lavoro a rischio.
Nella seconda parte dell'evento, si svolgerà una tavola rotonda all'insegna di realismo e speranza, dove al presidente Anfia Roberto Vavassori e al vice presidente Anfia e Clepa Marco Stella, si affiancheranno Francois Provost, chief procurement, partnerships and public affairs officer - Renault Group, in rappresentanza del mondo degli OEM, e Matthias Zink, presidente Clepa e ceo powertrain e chassis - Schaeffler AG, in rappresentanza del comparto della componentistica.
Da una parte il dibattito verterà sulla consapevolezza della severità del momento che l'industria automotive sta vivendo, dall'altra, invece, la speranza che rappresenta il nodo cruciale per salvare la filiera automotive europea agendo di concerto tra player del settore, governi, istituzioni europee e altri attori del sistema della mobilità. Il confronto tra i quattro speaker verterà su alcuni degli argomenti più attuali nel dibattito europeo, come la preoccupazione per le norme Cafe (Corporate Average Fuel Economy), che, laddove si sforasse dai limiti emissivi stabiliti, dal 1° gennaio 2025 porterebbero a multe intorno ai 15 miliardi di euro per i costruttori, il non-paper presentato dal governo italiano per modificare la traiettoria della decarbonizzazione confermando gli obiettivi sempre più ambiziosi e sfidanti del 2035, ma evitando un approccio mono-tecnologico.
Tra i temi caldi anche il confronto con il gigante cinese e il suo ruolo nel mercato europeo, gli investimenti della filiera europea in Nord-Africa, nonché l'innovazione dei prodotti e dei processi - nel segno dell'automazione e digitalizzazione - come arma vincente nel confronto competitivo globale e terreno d'incontro tra costruttori e fornitori.
Da Anfia e AlixPartners un piano per la competitività del Paese
Lo studio sarà presentato all'assemblea pubblica di mercoledì