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Martedì Trasnova, il tavolo Stellantis Mimit il 17

Operai indotto scrivono a Mattarella. Pomigliano domani chiusa

Redazione Ansa

(di Francesco Carbone) (ANSA) - ROMA, 09 DIC - La crisi dell'industria automobilistica europea investe gli stabilimenti italiani fino a colpire i lavoratori dell'indotto. Tra quelli di Trasnova e quelli di Logitech, (tutti lavorano per Stellantis a Pomigliano), sono circa 300 i lavoratori che a Natale si sono trovati con la lettera di licenziamento. L'opposizione e i sindacati puntano il dito sul governo: ha azzerato il fondo automotive proprio nel mezzo della crisi del settore (soprattutto l'elettrico). Il ministro delle Imprese e del made in Italy si mostra però ottimista su un possibile accordo con Stellantis che annuncia intato di poter spostare la produzione più sull'ibrido.
    A più riprese Urso ha indicato un obiettivo alto: 1 milione di auto prodotte in Italia. Ma proprio ieri, il leader di Azione Carlo Calenda, in una polemica su La7 con il capo delle risorse umane di Stellantis, Giuseppe Manca, ha rivelato, ad esempio, un crollo nella produzione di Maserati: 99 auto. Un crollo di oltre il 70% sul picco di produzione della casa Stellantis, visitata proprio pochi giorni fa da Elkann.
    Due i tavoli che dovrebbero dare risposte ai lavoratori campani e non, dell'indotto o direttamente impiegati. Ma si tratta di risposte importanti anche per l'azienda (è già emersa la disponibilità del governo a rimettere una quota sul fondo automtive): martedi' prossimo il tavolo su Trasnova. Il 17 il tavolo al Mimit con Stellantis. Confronto che pero' lavoratori e anche l'opposizione, chiedono di spostare direttamente a Palazzo Chigi. E anche oggi è proseguito il pressing per portare direttamente il presidente di Stellantis, John Elkann, a riferire in Parlamento.
    Gli operai campani scrivono intanto al presidente Sergio Mattarella. Chiedono "dignità".
    La Fiom fa un primo bilancio "il 6 dicembre, anche per le lavoratrici ed i lavoratori della Logitech, azienda operante nel perimetro Stellantis nei siti di Piedimonte San Germano (Cassino), Pomigliano d'Arco e Melfi, è stata avviata la procedura di licenziamento collettivo per 101 unità su 115 dipendenti. Solo questa settimana registriamo nell'indotto Stellantis 198 licenziamenti". E circa 100 sono quelli licenziati da Trasnova (97 l'ultimo aggiornamento). Insomma, circa 300 operai in strada.
    Le posizioni, soprattutto politiche, sulla crisi dell'automotive sono opposte. Dalla maggioranza si punta il dito sulle politiche green fortemente supportate dalla sinistra in Europa (il famoso 2035 ribadito dall'Ue come fine dei motori endotermici). Le sinistre tendono, invece, a difendere la scelta 'green' ed a puntare ai possibili benefici, anche economici, del passaggio all'energia pulita.
    Sullo sfondo resta la polemica su quanto Stelantis ora, Fiat prima, abbia incassato dalla fiscalità generale in termini, ad esempio, di cassa integrazioni concesse o benefici fiscali per la produzione al sud. (ANSA).
   

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