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Unrae, 2024 a due volti per veicoli industriali, chiude a -0,7%

"Servono interventi mirati, il governo li metta in agenda"

Redazione Ansa

(ANSA) - TORINO, 09 GEN - A dicembre 2024 il mercato dei veicoli industriali ha registrato un leggero incremento, con 1.872 immatricolazioni rispetto alle 1. 859 del 2023 (+0,7%). Il segmento dei veicoli pesanti con massa uguale o superiore a 16 tonnellate tuttavia subisce un calo dell'8,6% su base mensile.
    Al contrario, le immatricolazioni di veicoli leggeri fino a 6 tonnellate raddoppiano rispetto a dicembre dello scorso anno, mentre i veicoli medio-leggeri, nella fascia tra 6,01 e 15,99 tonnellate, segnano un aumento del 33,3%. Nel corso dei dodici mesi del 2024, il dato consolidato riflette un lieve disavanzo dello 0,7%, con circa 200 unità immatricolate in meno rispetto al 2023. A livello di comparti, i veicoli leggeri registrano un significativo incremento del 27,8%, mentre i veicoli medio-leggeri e quelli pesanti mostrano rispettivamente una contrazione dell'1,7% e dell'1,5%. "Con dicembre - commenta Paolo Starace, presidente della sezione veicoli industriali di Unrae - si conclude un anno dai due volti: un primo semestre in crescita dell'11,5% rispetto allo stesso periodo del 2023, seguito da un secondo semestre caratterizzato da una flessione consistente (-14,2%). Questo scenario era stato ampiamente previsto e per questo erano stati sollecitati interventi mirati. Appelli rimasti inascoltati e che ora devono essere prioritariamente posti al centro dell'agenda del governo". "Sebbene le immatricolazioni dei veicoli a zero emissioni siano aumentate del 119,6% - aggiunge Starace - la stragrande maggioranza dei mezzi venduti continua a essere appannaggio dei motori endotermici (99,3%) - prosegue Starace -.
    Alla luce della prossima scadenza dei target di riduzione delle emissioni di anidride carbonica in capo ai soli costruttori e delle recentissime dichiarazioni dal commissario Ue per il clima, Hoekstra, emerge il rischio che le aziende costruttrici pongano in essere soluzioni protettive, ma potenzialmente distorsive per il mercato". (ANSA).
   

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