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Guida sotto droghe, Francia inasprisce controlli e sanzioni

Al lavoro su velocità e furbetti che danno patente della nonna

Guida sotto droghe, Francia inasprisce controlli e sanzioni

Redazione Ansa

Con 3.260 decessi il bilancio degli incidenti mortali nel 2022 in Francia è rimasto stabile (+0,5%) rispetto al 2019, ultimo anno di riferimento prima della pandemia. Ma, come riferisce il magazine Autoactu, è cresciuta la percentuale - sono uno su cinque - dei sinistri che sono stati provocati per uso di droghe durante la guida.
    Un fenomeno di fronte al quale il Governo ha deciso di non voler scendere a trattative, ha dichiarato il primo ministro Élisabeth Borne al termine di una riunione del Comitato interministeriale per la sicurezza stradale (Irb). L'intenzione espressa dalla Borne è di "punire severamente i comportamenti di dipendenza" e rendere "automatica la sospensione della patente in caso di guida sotto l'effetto di sostanze stupefacenti". Come ha ribadito Gérald Darmanin Ministro dell'interno della Repubblica francese coloro che si mettono in viaggio dopo aver fatto uso di droghe dovranno inoltre sottoporsi a uno corso riabilitativo obbligatorio.
    Il Governo vuole anche sistematizzare le sospensioni amministrative (come il fermo dei veicoli) pronunciate dai prefetti nei confronti di chi viene trovato positivo da droghe prima di un'eventuale giudizio in tribunale. Il prefetto può per il momento decidere di sospendere la patente, "domani dovrà farlo", ha ribadito Darmanin.
    In Francia la durata della sospensione amministrativa della patente (con decreto) arriverà - ha precisato il Ministero dell'Interno - fino a sei mesi e potrà essere estesa a 1 anno in caso di incidente con morte o lesioni personali ed anche in caso di rifiuto di sottoporsi a controllo. Attualmente guidando dopo aver fatto uso di sostanze stupefacenti si rischiano fino a 2 anni di reclusione e una multa di 4.500 euro ed è già prevista la sospensione del permesso per un periodo massimo di 3 anni, senza possibilità di adeguamento al di fuori dell'attività professionale.
    Il primo ministro Élisabeth Borne ha anche confermato che la definizione di omicidio stradale sostituirà quella di omicidio non volontario, una qualifica specifica che si applica indipendentemente dal fatto che il conducente abbia consumato o meno alcol o stupefacenti.
    Il Governo francese promette inoltre maggiore severità contro l'eccesso di velocità che "rimane la prima causa di incidenti sulle strade francesi", secondo la Borne. Nel 2019 sono stati registrati 41mila infrazioni che hanno superato i 50 km/h oltre il limite stabilito e questa cifra è salita a 72mila nel 2022.
    In particolare, segnala Autoactu, si sta registrando un forte aumento delle vittime (+12%) sulle autostrade passate dalle 263 morti nel 2019 alle 294 nel 2022. Rappresentano il 9% delle vittime della strada, contro il 32% sulle strade nei centri abitati (stabile rispetto al 2019) e il 56% sulle strade fuori dai centri abitati (-1% rispetto al 2019).
    Prevista in Francia la definizione di un altro reato, quello della denuncia fraudolenta. Colpirà, secondo il Ministro della giustizia, i furbetti che "per non perdere punti denunciano il nonno o la nonna o altri parenti, che naturalmente accettano di dichiarare di essere stati al volante".

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