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Urso, piano incentivi auto firmato anche da Salvini

'Solo una parte esigua delle risorse finisce alle auto cinesi'

Urso

Redazione Ansa

 "Il piano incentivi è stato sottoscritto anche dal ministero delle Infrastrutture e quindi anche dal ministro Salvini. Come dimostrano i dati sugli incentivi per le auto dello scorso anno una parte estremamente esigua pari a circa il 2% finisce ad auto cinesi". Così Adolfo Urso, ministro delle Imprese e del made in Italy, a margine di Cibus a Parma replica a Matteo Salvini che aveva paragonato i bonus per le auto elettriche a un "suicidio assistito" della filiera. "Il piano incentivi di quest'anno - sottolinea Urso - è stato ancor più disegnato sul modello della produzione nazionale e sul modello delle esigenze dei ceti popolari".  "È un piano incentivi - prosegue Urso - che sostiene in misura maggiore la rottamazione delle auto più vecchie, e quindi più inquinanti, le 0 1 2 3. Abbiamo ancora il 25% di parco auto circolante altamente inquinante, il più vecchio e inquinante d'Europa. La seconda linea è quella di sostenere soprattutto coloro che non se lo possono permettere.
Quindi i lavoratori, le famiglie a reddito più basso, affinché anch'esse possano aspirare ad avere un'auto ecologicamente sostenibile. La terza direzione è che gli incentivi sono confezionati in modo tale da favorire la produzione nazionale". 

 "Riteniamo che la prima e unica azienda automobilistica del nostro Paese, Stellantis, possa cogliere questa opportunità per aumentare in modo significativo la produzione di auto nel nostro Paese". Così Adolfo Urso, ministro delle Imprese e del made in Italy, a margine di Cibus a Parma a proposito del piano incentivi per le auto. È un piano, ha sottolineato, "che possiamo definire italiano perché consente di rottamare le auto più inquinanti, perché sostiene soprattutto i ceti popolari e perché rivolto su modelli realizzati prevalentemente nel nostro territorio". 

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