Il Dialogo strategico sul futuro dell'industria automobilistica in Europa sarà lanciato ufficialmente a gennaio. Lo annuncia la Commissione europea in una nota. L'obiettivo è proporre e attuare rapidamente le misure di cui il settore ha urgente bisogno. "L'industria automobilistica è un orgoglio europeo ed è fondamentale per la prosperità dell'Europa" "Dobbiamo sostenere questa industria nella profonda e dirompente transizione che ci attende. E dobbiamo garantire che il futuro delle automobili resti saldamente radicato in Europa", afferma la presidente dell'esecutivo comunitario Ursula von der Leyen.
La convocazione del Dialogo strategico sull'industria automobilistica era stata annunciata da von der Leyen il 27 novembre nel discorso al Parlamento europeo.
"L'industria automobilistica è un orgoglio europeo ed è fondamentale per la prosperità dell'Europa - afferma più nel dettaglio von der Leyen -. Guida l'innovazione, sostiene milioni di posti di lavoro ed è il più grande investitore privato in ricerca e sviluppo. Ogni settore ha esigenze uniche ed è nostra responsabilità adattare soluzioni che siano sia pulite che competitive. Dobbiamo sostenere questa industria nella profonda e dirompente transizione che ci attende. E dobbiamo garantire che il futuro delle automobili resti saldamente radicato in Europa. Ecco perché ho chiesto un dialogo strategico sul futuro dell'industria automobilistica europea. Inizieremo questo dialogo già a gennaio, per dare forma insieme al nostro futuro comune".
Il Dialogo strategico mira a progetterà strategie e soluzioni concrete per supportare la competitività globale della produzione automobilistica in Europa. Si concentrerà in particolare su: stimolare l'innovazione e la digitalizzazione basate sui dati, basate su tecnologie lungimiranti come l'intelligenza artificiale e la guida autonoma. Sostenere la decarbonizzazione del settore, in un approccio tecnologico aperto, dato il suo ruolo nel raggiungimento degli ambiziosi obiettivi climatici dell'Europa. Affrontare questioni relative a posti di lavoro, competenze e altri elementi sociali del settore. Semplificare e modernizzare il quadro normativo.
L'aumento della domanda, il rafforzamento delle risorse finanziarie del settore, della sua resilienza e della sua catena del valore in un contesto internazionale sempre più competitivo.
Nel Dialogo strategico saranno riuniti i principali stakeholder dell'intero settore, tra cui aziende automobilistiche europee, fornitori di infrastrutture, sindacati e associazioni imprenditoriali, nonché parti della filiera automobilistica e altri stakeholder.
Il lancio ufficiale, sotto la guida personale di von der Leyen, sarà seguito da una serie di incontri tematici presieduti dai membri del Collegio dei commissari. Questi incontri produrranno una serie di raccomandazioni che aiuteranno a costruire una strategia olistica dell'Ue per il settore per gestire le varie sfide e, ove necessario, adattare di conseguenza il quadro normativo Ue applicabile. Gli incontri al vertice, guidati dal Presidente, verificheranno i progressi compiuti e forniranno gli impulsi politici necessari per ulteriori lavori.
Il Consiglio e il Parlamento europeo saranno strettamente coinvolti nel processo e saranno regolarmente informati e consultati sul dialogo.
"Nella difficile situazione in cui si trova l'industria automobilistica in molti casi a livello mondiale, ma soprattutto in Europa, non ha senso gravarla ora con ulteriori multe per non aver raggiunto risultati nel prossimo anno. Questo deve essere deciso adesso, presto. Ed è per questo che la Commissione dovrebbe trovare un modo affinché le multe, se necessario, non incidano sulla liquidità finanziaria delle aziende che ora devono investire nell'elettromobilità, in prodotti e veicoli moderni". "Questa è la richiesta che presenterò qui oggi". Lo ha detto il cancelliere tedesco Olaf Scholz arrivando al summit dei leder a Bruxelles.
Secondo il cancelliere tedesco nelle attuali condizioni "è logico stimolare congiuntamente la produzione di veicoli elettrici in Europa" ma ciascun Paese ha diverse misure e "i principali produttori di automobili in molti paesi europei producono un'auto da una parte e un'altra in un altra. Non esiste un modo specifico per promuovere la produzione nel proprio Paese, esistono solo innumerevoli possibilità.
Sarebbe meglio se esistesse un concetto di finanziamento comune per tutti i paesi europei. E questa è anche la mia richiesta, che presenterò qui oggi".
"Lo stesso discorso vale anche per la questione dell'acciaio", ha segnalato sottolineando le "difficoltà" di "tutti i produttori" legata alla sovracapacità produttiva sul mercato mondiale. "Abbiamo bisogno di una strategia comune su questo tema. Non dovremmo dimenticare che l'Europa è nata come Comunità Europea del Carbone e dell'Acciaio". "In Europa è necessario intraprendere un'azione coordinata. Il mio appello è quindi che si tenga un'importante conferenza sull'acciaio nella quale si discutano queste questioni e si adottino azioni comuni e in cui si sviluppino anche le modalità per combattere il dumping con la politica doganale, perché anche in questo caso sarebbe opportuno".