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Renault racconta dell'evoluzione del sistema ibrido E-Tech

Motore termico più compatto e comparto elettrico potenziato

Redazione Ansa

Renault è un brand che ha rinnovato nel profondo la sua gamma negli ultimi anni attraverso l'elettrificazione, che ha portato ad affiancare ai modelli elettrici, giunti ad una nuova fase evolutiva, anche delle proposte ibride, fondamentali in questo momento di transizione energetica. D'altra parte, ha potuto attingere sia dall'esperienza maturata con le vetture esclusivamente a batteria, sia dal lavoro svolto in F1. In questo modo è nata l'innovativa motorizzazione E-Tech Hybrid di prima generazione da 140 cv lanciata nel 2020, mentre la seconda generazione, forte di una potenza di sistema di 200 cv è arrivata sul mercato nel 2022-2023 equipaggiando i nuovi modelli della casa della Losanga che rispondono ai nomi di Austral, nuovo Espace, e Rafale. Nello specifico, sono state tante le ottimizzazioni, a cominciare dall'adozione di un nuovissimo motore termico super efficiente. Infatti, con queste vetture una potenza massima di 145 CV non sarebbe stata sufficiente, per questo gli uomini Renault hanno individuato nel nuovo motore termico 1.2 con architettura a 3 cilindri, dotato di un miglior rendimento energetico rispetto al 4 cilindri, il sostituito ideale al 1.6 aspirato. L'unità in questione è stata immaginata come un propulsore concepito per essere utilizzato da solo, e per essere in grado di far parte di una motorizzazione ibrida, grazie alle dimensioni compatte, fondamentali per entrare nei vani motore e non appesantire la power unit. Inoltre, è stata ridotta l'altezza della testata per mantenere lunga la corsa del pistone, è stato installato un sistema di iniezione ottimizzato da 350 bar, e si è lavorato sull'architettura del catalizzatore sotto il turbo per migliorare l'efficienza del trattamento delle emissioni.
Per quanto riguarda il comparto elettrico, si è utilizzata un'architettura elettrica da 400 volt, rispetto a quella da 230 volt della prima generazione di modelli E-Tech, mentre la batteria è passata dalla capacità di 1,2 kWh a 2 kWh, ed il motore elettrico principale da una potenza di 35 kW a 50 kW.
Inoltre, la trasmissione con innesto a denti è stata rafforzarla per far fronte all'aumento di potenza e coppia dei due motori principali, ed è stato reso utilizzabile il quinto rapporto, di cui è dotata, ma che nella prima generazione di modelli E-Tech non veniva coinvolto. Ma non è tutto, perché eliminando uno dei pignoni che azionano il secondo motore elettrico HSG (High-voltage Starter Generator) si è ottenuto un risparmio nel funzionamento del motore di 0,5 grammi di CO2/km. Infine, sono stati utilizzati i miglioramenti elettronici e a livello di software che avevano già trovato applicazione nella motorizzazione da 140 cv originale nel suo ciclo di vita.

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