Renault è un brand che ha rinnovato nel profondo la sua gamma negli ultimi anni attraverso l'elettrificazione, che ha portato ad affiancare ai modelli elettrici, giunti ad una nuova fase evolutiva, anche delle proposte ibride, fondamentali in questo momento di transizione energetica. D'altra parte, ha potuto attingere sia dall'esperienza maturata con le vetture esclusivamente a batteria, sia dal lavoro svolto in F1.
Per quanto riguarda il comparto elettrico, si è utilizzata un'architettura elettrica da 400 volt, rispetto a quella da 230 volt della prima generazione di modelli E-Tech, mentre la batteria è passata dalla capacità di 1,2 kWh a 2 kWh, ed il motore elettrico principale da una potenza di 35 kW a 50 kW.
Inoltre, la trasmissione con innesto a denti è stata rafforzarla per far fronte all'aumento di potenza e coppia dei due motori principali, ed è stato reso utilizzabile il quinto rapporto, di cui è dotata, ma che nella prima generazione di modelli E-Tech non veniva coinvolto. Ma non è tutto, perché eliminando uno dei pignoni che azionano il secondo motore elettrico HSG (High-voltage Starter Generator) si è ottenuto un risparmio nel funzionamento del motore di 0,5 grammi di CO2/km. Infine, sono stati utilizzati i miglioramenti elettronici e a livello di software che avevano già trovato applicazione nella motorizzazione da 140 cv originale nel suo ciclo di vita.
Renault racconta dell'evoluzione del sistema ibrido E-Tech
Motore termico più compatto e comparto elettrico potenziato