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Dacia Spring nel processo sostenibile del Gruppo Renault

Obbiettivo decarbonizzazione dalla produzione allo smaltimento

Redazione Ansa

(ANSA) - MILANO, 18 GIU - La decarbonizzazione per Dacia comincia dalle fasi di produzione e passa anche dalla nuova Spring. Il Gruppo Renault, di cui Dacia fa parte, ha studiato un dettagliato piano per adempiere i suoi compiti in materia di sostenibilità, dalla concezione del veicolo al suo smaltimento, a fine del ciclo di vita.
    Dalle fasi di progettazione del veicolo in cui si sfruttano moderne tecnologie, ad esempio, per ridurre al minimo la creazione di test fisici nella definizione dell'auto, alla scelta di materiali e componenti che siano funzionali allo scopo e quanto più possibile riciclati e riciclabili, all'efficientamento produttivo delle fabbriche, tutto contribuisce al futuro più sostenibile della mobilità.
    Lo stabilimento produttivo Dacia di Tangeri, in Marocco, per esempio, è la prima fabbrica automobilistica al mondo a zero emissioni di CO2 e a zero rifiuti liquidi industriali. Gli stabilimenti Dacia di Casablanca e Pitesti, invece, hanno come obiettivo quello di diventare carbon-neutral entro il 2030.
    La mobilità elettrica è parte fondamentale del ventaglio di soluzioni attualmente disponibili per contribuire significativamente alla riduzione di CO2. Con tali presupposti, Dacia ha pensato la nuova Spring, che in meno di una tonnellata di peso rappresenta la prima offerta 100% di casa Dacia. La leggerezza della piccola elettrica prossima al debutto, ha permesso di adottare una batteria contenuta, senza sacrificare l'autonomia. In conseguenza di questo, per ricaricare l'accumulatore può bastare una presa domestica Schuko e il tempo di una notte, senza dover necessariamente installare una Wallbox.
    In nuova Spring, per restare entro i 984 kg, gli ingegneri Dacia hanno scelto di rinunciare ad elementi non strettamente necessari, come le barre portatutto, utilizzate poco dai clienti in ambito urbano. Per Dacia, infatti, l'essenziale rappresenta il raggiungimento del giusto equilibrio tra l'avere tutto ciò che è importante per la propria mobilità e l'essere più attenti nel consumo di risorse, evitando sprechi inutili.
    A conferma di questa mentalità, nuova Spring è dotata di ricarica bidirezionale (V2L) che consente di utilizzare l'auto come fonte d'energia per alimentare o ricaricare dispositivi elettrici, come ad esempio un monopattino, ideale per integrare l'ultima parte del nostro percorso cittadino. (ANSA).
   

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