L'organizzazione National Association for Stock Car Auto Racing (Nascar) che gestisce le serie di competizioni più seguite negli Stati Uniti ha svelato a Chicago il prototipo della prima macchina da corsa elettrica destinata appunto sostituire i bolidi con motore Ice impegnate attualmente nelle gare.
La presentazione è avvenuta nello scorso fine settimana, lo stesso in cui IndyCar ha finalmente avviato il nuovo programma di competizioni con motori ibridi (V6 2.
Anche se il programma Nascar è ancora lontano da essere concretizzato ABB - l'azienda leader nell'elettrificazione e nell'automazione che già sostiene la Formula E - , ha firmato per essere il primo partner ufficiale di Nascar Impact che è la piattaforma alla base della missione dell'associazione per le gare di Stock Car. L'obiettivo è infatti quello di rafforzare i rapporti con le comunità e di contribuire alla salute del pianeta.
Nascar - è stato detto nella presentazione - non rinuncerà ai suoi motori a combustione a breve termine poiché lo svolgimento dei campionati resterà a lungo legato allo schema tecnico che hanno reso celebre queste gare. Nascar guarda comunque a decarbonizzare le proprie attività e ridurre a zero la propria impronta di carbonio entro il 2035.
L'auto elettrica presentata deriva da un prototipo di veicolo elettrico del 2021 ed è stato sviluppato in collaborazione con le tre Case che partecipano ufficialmente alla serie, Chevrolet, Ford e Toyota. Somigliante a quella di un crossover, la carrozzeria della Nascar EV si trova sullo stesso telaio delle auto Next Gen e Garage 56.
E' dotata di tre motori Stard UHP a 6 fasi, uno nella parte anteriore e due nella parte posteriore, che forniscono trazione attraverso tutti e quattro i pneumatici progettati specificamente da Goodyear Racing Eagle. Nascar ha svelato che la potenza di picco raggiungerà i 1.000 kW (cioè 1.360 Cv) e l'energia sarà fornita da una batteria raffreddata a liquido da 78 kWh.
Usa, presentato bolide elettrico per le future gare Nascar
Crossover da 1.360 Cv sviluppato da Chevrolet, Ford e Toyota