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Con Linde Daimler Truck punta sui camion a idrogeno liquido

A -250° C stoccaggio 16 bar contro 700 con serbatoi meno costosi

Con Linde Daimler Truck punta sui camion a idrogeno liquido

Redazione Ansa

La Stella a Tre Punte compie un importante passo in avanti verso l'utilizzazione dell'idrogeno come combustibile da bruciare nei motori ICE, ed in particolare in quelli dei veicoli industriali pesanti.
    Grazie alla collaborazione fra Daimler Truck e Linde Engineering ci si avvia verso il superamento di alcuni ostacoli che limitano oggi questo tipo di propulsione 'green'. L'idrogeno deve prima essere disponibile in grandi quantità e deve diventare più economico. Inoltre - prima di arrivare alla qualità 'verde' - non deve essere 'grigio' cioè prodotto da combustibili fossili ma almeno 'blu' ottenuto immagazzinando la CO2 generata nel processo.
    L'idrogeno deve anche poter essere trasportato in quantità sufficienti a bordo dei camion per assicurare grandi autonomie, senza compromettere però con l'ingombro dei serbatoi le caratteristiche delle unità motrici standard.
    Come segnala Daimler Truck utilizzando l'idrogeno gassoso la densità di stoccaggio non è così elevata da poter superare significativamente in autonomia i veicoli elettrici. La soluzione sviluppata con Linde Engineering prevede invece l'utilizzazione di idrogeno liquido sottoraffreddato (sLH2), che viene caricato a circa -250 gradi nel serbatoio a una pressione da 7 a 16 bar offrendo quindi ha una maggiore densità di stoccaggio.
    La tecnologia di rifornimento sLH2 sviluppata con Linde Engineering è anche pensata per semplificare la gestione, renderla più economica e più efficiente dal punto di vista energetico.
    Secondo i dati sperimentali raccolti alla prima stazione di rifornimento pubblica sLH2 alle porte di Wörth - sede del Daimler Truck Test and Development Center - si parla di un consumo di elettricità di 0,05 kWh per kg di idrogeno riempito, cioè una riduzione del 95% rispetto all'idrogeno gassoso.
    Una stazione di rifornimento sLH2 richiede anche meno componenti vulnerabili e occupa meno spazio. Con questa tecnologia il camion non deve nemmeno comunicare con la stazione di rifornimento tramite software e i serbatoi - che devono essere meglio isolati - sono però più leggeri ed economici di quelli in fibra di carbonio per l'idrogeno gassoso.
    Il rifornimento, a sua volta, richiede circa 10-15 minuti, per un'autonomia di 1.000 chilometri. L'obiettivo di Linde Engineering e Daimler Truck è ora quello di stabilire congiuntamente il nuovo standard sLH2 in tutto il settore. Per questo motivo, i dettagli della tecnologia sono liberamente disponibili a tutte le parti interessate tramite uno standard ISO.
   

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