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Motus-E, 'triste che in Italia solo un'auto su 20 sia elettrica'

In Cina elettrica un'auto su due, negli Stati Uniti una su dieci

Redazione Ansa

(ANSA) - CERNOBBIO, 17 OTT - "In Italia solo un veicolo immatricolato su 20 è full electric. La situazione di mercato è triste". Così Francesco Naso, segretario generale di Motus-E, l'associazione italiana degli operatori industriali, filiera automotive e mondo accademico che punta allo sviluppo della mobilità elettrica in Italia. "In Cina - ha proseguito - un'auto su due è elettrica. Negli Stati Uniti lo è un'auto su dieci. In Europa, invece, una su sei. L'Italia non è esattamente rappresentativa di quanto sta succedendo nel mondo".
    Secondo Naso "è una questione industriale da analizzare: in dieci anni nel mondo siamo passati da 10mila a 40milioni di auto elettriche, un'auto su cinque immatricolata immatricolata nel mondo è elettrica. Il costo delle batterie è sceso di sei volte in cinque anni e calerà di un ulteriore 50% nei prossimi due anni", inoltre "si registra una crescita dei volumi di elettrico nel mondo quest'anno di circa il 40%, con mille miliardi investiti nell'industria della mobilità elettrica".
    Per Naso "dobbiamo andare sul mercato con dei prodotti di massa.
    Serve un cambio di passo e come associazione crediamo sia molto importante emarginarsi dall'idea che arroccarsi sia un modo per guadagnare valore. Più del 70% delle auto che provengono dai produttori cinesi sono endotermiche, non elettriche. Ci troviamo a dover competere sull'innovazione, come ha detto anche il rapporto Draghi: dobbiamo investire sull'innovazione di prodotto e delle batterie". Inoltre, conclude Naso, "serve maggiore certezza normativa: non possiamo pensare di cambiare i regolamenti da un anno all'altro. Servono anche fondi comunitari e un coordinamento tra gli attori dell'energia e dell'auto, per crescere insieme armonicamente". (ANSA).
   

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