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Auto elettriche, in Europa il futuro è nei servizi Mobilize

De Ficchy, ceo 'facile utilizzo ricariche con costi accessibili'

Auto elettriche, in Europa il futuro è nei servizi Mobilize

Redazione Ansa

La notizia dell'accordo tra Mobilize società del Gruppo Renault e Free To X controllata al 100% da Autostrade per l'Italia per espandere l'infrastruttura di ricarica a disposizione degli utenti di auto elettriche accende i riflettori su una delle marche della galassia Renault (guidata da Luca de Meo) e sulle dinamiche con cui i grandi costruttori automobilistici stanno diventando sempre più anche fornitori di servizi e di mobilità.
"Mobilize riunisce due attività diverse ma che rispondono alle tendenze in atto - ha detto ad ANSA Gianluca De Ficchy, ceo della società francese - cioè quella dei servizi finanziari e quella della fornitura di soluzioni di mobilità".
"La banca è una realtà consolidata che esiste oramai da più di 100 anni, con una presenza in 40 Paesi e il compito di fornire servizi finanziali sia ai clienti che alla rete del Gruppo Renault".
"L'altra è più innovativa - spiega De Ficchy - cioè quella che fa di Mobilize un vero e proprio Doctor Motive, capace di dare una risposta ad una grande tendenza in atto. Ogni costruttore ha oggi di fronte il grande impegno di seguire la rivoluzione industriale legata ha fatto che i veicolo sono sempre più elettrificati e connessi".
"Allo stesso tempo occorre però garantire una maggiore facilità nella transizione energetica e contemporaneamente costruire nuovi sistemi che possano garantire la reddittività con l'auto di domani".
Sollecitato sulla volontà di Luca de Meo - più volte espressa - di democratizzare le auto elettriche, De Ficchy ha detto che serve di fatto "creare un sistema di infrastrutture che sia fluibile, sempre più trasparente ed economicamente interessante".
"E l'intero sistema ha una precisa responsabilità nei confronti dei clienti per consentire ai cliente di approcciare il mondo dell'elettrico in un modo diverso rispetto a quello di oggi, in cui tutta una serie di barriere e difficoltà rappresentano un elemento di dubbio e di rallentamento nel passaggio dai veicoli tradizionali a quelli a batteria".
Alludendo alla rete che Mobilize mette già oggi a disposizione in Europa - con 800mila punti di ricarica - e al nuovo accordo varato con Free To X, De Ficchy ha sottolineato come "la presenza di una rete di infrastrutture trasparente e facilmente accessibile possa permettere al cliente di comprendere quello che è il costo della ricarica di una vettura, cosa ben diversa rispetto al rifornimento ad un distributore".
"Guardiamo ad un unico sistema di cui il servizio legato alla vettura elettrica è altrettanto facile, intuitivo e trasparente come lo è oggi quello di una vettura termica. Gli ecosistemi che si stanno creando intorno a un'auto elettrica e connessa potranno così diventare rilevanti anche per la reddittività di un costruttore.
Il ceo di Mobilize ha anche ribadito come la transizione elettrica debba garantire un reale vantaggio per l'ambiente. E che quindi sia importante che l'energia distribuita dalle infrastrutture di ricarica sia davvero verde.
"Mobilize non solo si impegna su questo fronte, ma è anche un operatore di un rilevo tale da permettergli entrare a far parte di accordi di fornitura di energia verde realmente competitiva".
De Ficchy ha concluso spiegando che un costruttore di vetture elettriche come il Gruppo Renault ha anche la possibilità di fornire non solo i modelli più aggiornati ma anche di adeguare ai tempi i metodi di pagamento dell'auto e dei suoi costi di gestione. "Non solo una card unica - ha detto - con cui accedere in tutta Europa alla nostra struttura di ricarica, ma anche forme di abbonamento comprese nei canoni mensili per l'auto, che garantiranno preventivamente il prezzo della ricarica".    

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