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Come si corre a bordo di una Porsche 911 fresca di restauro

Ecco le tante differenze rispetto ai modelli attuali

Redazione Ansa

Come si guida in gara una "vecchia" Porsche 911 fresca di restauro? Quali sono le differenze rispetto ai modelli di produzione attuale? In realtà la differenza non potrebbe essere più profonda. Una moderna Porsche 991 o 992 si guida praticamente da sola. Si potrebbe dire che è lei a portare a spasso il pilota e non viceversa. Per sondarne i limiti e le potenzialità l'unico modo è quello di condurla in pista, non prima però di aver studiato una piccola enciclopedia: il manuale del proprietario che illustra in dettaglio l'elettronica dell'auto e le sue innumerevoli funzioni.
    Una Porsche d'epoca come quella impegnata in gara al Terre di Canossa è tutt'altra cosa: un'automobile semplice, un volante, un cambio, freno, acceleratore e contagiri. Soprattutto con il cambio (che ha la prima in basso come le sportive di una volta) occorre saperci fare: avere cioè un minimo di confidenza con la "doppietta" che i guidatori degli anni Sessanta e Settanta apprendevano subito alla guida delle Fiat 500.
    La Porsche 2200 T del 1971 che Porsche Classic Roma ha portato in gara al GP Terre di Canossa è perfettamente restaurata: come un'auto nuova di quegli anni. Colpisce l'assenza di rumori o vibrazioni e la coppia del motore che emette il classico rumore metallico dei boxer di Stoccarda. Sui dissuasori stradali la Porsche passa con agilità senza contraccolpi sui passeggeri. Lo sterzo e molto preciso e anche relativamente leggero nonostante l'assenza di qualsiasi servoassistenza; e soprattutto la frenata è potente e progressiva.
    Nel complesso l'auto esibisce una tenuta di strada rassicurante e tendenzialmente sottosterzante; è confortevole anche sulle lunghe percorrenze. Certo, il consumo è d'altri tempi: basti pensare alla batteria di sei carburatori che alimenta il propulsore e che consente alla vettura di superare in velocità massima i 220 chilometri all'ora. Ma l'auto ha percorso duemila chilometri tra gara e trasferimento senza nessun problema: una prova di affidabilità teutonica.

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