A vederla dall’alto, con i suoi imponenti baluardi in pietra e il tracciato che segue la conformazione della valle e dei boschi per ‘rubare’ non appena possibile, un po’ di pendenza verso l’alto, la si direbbe un’opera del passato. Una Grande Strada, fra le molte delle Cina, di epoca remota magari imparentata per qualche verso con la stessa Muraglia che è stata edificata fra la metà del 14mo e quella del 17mo secolo.
La Tian Men Shan Big Gate Road, o più semplicemente Tianmen Winding Mountain Road, che è situata nella provincia nord-occidentale dell’Hunan all’interno del Tianmen Mountain National Park, è invece incredibilmente un’opera più vicina ai nostri tempi, in quanto è iniziata nel 1998 ed è terminata otto anni più tardi. Questa apparente antichità - o meglio del fatto che sia nata a cavallo del terzo millennio - si spiega con il recente sfruttamento turistico di questa zona, che è tutta centrata sul monte Tianmen (a circa 10 km a sud dal centro della città di Zhangjiajie Hehua) e che ha come massima attrazione la cosiddetta porta del Paradiso, a cui si accede con un lunghissima scalinata di 999 gradini, un numero questo non casuale dato che nella cultura cinese rappresenta l’eternità.
Questa lunga rampa dritta e in forte pendenza porta ad una parete nella montagna in cui si apre un grande ‘foro’ che che forma un arco nella roccia di indubbio richiamo emotivo ma di nessun reale valore religioso. E’ vero che evoca l'ingresso ad una dimensione ultraterrena ma ha origini ben note: si è formato a seguito di una frana ed è stato successivamente scavato dall'acqua e dagli agenti atmosferici.
Oltre che con la strada delle 99 curve, lunga 11 chilometri e che parte da 200 metri sul livello del mare per arrivare a 1.300 m, le attrazioni da non perdere in questa zona sono anche funivia (lunga di 7.455 metri e caratterizzata da un'insolita pendenza di 37 gradi) che porta alla cima del monte; le passerelle in vetro, la passeggiata ‘del drago avvolto a spirale" sui fianchi della montagna e il sentiero sospeso cliff-hanging walkway. Per la complessità del tracciato e anche per la presenza negli orari di apertura del parco (tutti i giorni dalle 8.00 alle 18.00) la questa strada non è aperta al traffico pubblico ma solo ai bus che la percorrono per dieci volte in andata e ritorno durante il giorno.
Gli utenti privati devono richieder speciali permessi, e più volte negli ultimi anni le curve infernali di questo serpente che avvolge le verdi montagne del parco sono servite per test e prove di velocità. E’ il caso della Volkswagen ID.R, della Range Rover Sport Phev immortalata in un emozionante video (https://www.youtube.com/watch?v=EUwzWHD3Htg) ma anche della Ferrari 458 del romano Fabio Barone e del pick-up da 900 Cv guidato dall’asso del drifting Ken Block.
Con le sue 99 curve ripide e un fondo irregolare, perché in parte formato da lastre di cemento e in parte da normale asfalto, la Tianmen Winding Mountain Road è - per chi l’ha potuta sperimentare - un’esperienza di guida esaltante, una guida straordinaria al limite dei rischi estremi. Non esistono infatti vere e proprie barriere di sicurezza e la separazione tra le carreggiate, le pareti rocciose e i precipizi sulla montagna è affidata a blocchi di cemento spaziati tra loro e non particolarmente resistenti agli impatti.
Tra le difficoltà di guida, naturalmente quando sugli 11 km non circolano gli autobus del servizio passeggeri, ci sono anche diverse gallerie molto strette, che possono nascondere tratti con inferiore coefficiente di aderenza o - all’uscita - far incontrare forti colpi di vento. Ma anche il bizzarro disegno di alcuni tornanti che, sfruttando un sottopasso, fanno compiere al veicolo un completo cambio di direzione su 180 gradi.
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