(ANSA) - SCARPERIA (FIRENZE), 29 OTT - La Ferrari 499P vincitrice della 24 Ore di Le Mans, la 499P modificata, prodotta in serie strettamente limitata, la 296 Gt3, vincitrice della 24 ore del Nurburgring, la 296 Challenge che dal prossimo anno diventerà la vettura ufficiale del Ferrari Challenge trofeo Pirelli nel mondo e ben 19 Formula 1. Teatro di questa inedita 'gara' di bellezza, alla quale si sono aggiunte le auto Gt e XX Programme, è stato l'autodromo del Mugello di Scarperia (Firenze) dove da mercoledì a oggi sono andate in scena le Finali Mondiali Ferrari, il campionato monomarca del Cavallino che ha radunato i propri piloti che concorrono nei raggruppamenti europeo, nordamericano britannico e giapponese per sfidarsi in una gara unica per la conquista del titolo iridato.
E prima del definitivo 'rompete le righe', è andata in scena la festa conclusiva che ha riservato molte emozioni e sorprese.
Per prime sono scese in pista quattro Ferrari 296 Gtb, seguite dalla 296 Challenge guidata da Andrea Bertolini e dalla 499P modificata con Olivier Beretta al volante. Al loro rientro ai box si sono esibite due SF71H, le monoposto di Formula 1 che hanno partecipato al mondiale 2018, guidate oggi da Antonio Giovinazzi e Antonio Fuoco, e la F60 portata in pista da Giancarlo Fisichella, lo stesso pilota che nel 2009 condusse questa vettura nella parte finale del campionato del mondo di F1. Poi è stata la volta delle Ferrari 296 Gt3 e la 488 Gte.
Ma non poteva mancare una simulazione di gara delle due 499P, il prototipo a ruote coperte che ha vinto dopo 58 anni la 24 Ore di Le Mans. La n/o 50 (protagonista della pole position) e la 51 (trionfatrice della leggendaria gara francese) portate in pista rispettivamente da Nicklas Nielsen e Miguel Molina e da James Calado e Alessandro Pier Guidi, hanno esordito al Mugello con una simulazione di partenza, poi una serie di sorpassi e rientri ai box per il cambio pilota e rifornimento. Al termine, il mitico trofeo è stato esposto sul rettilineo principale del circuito del Mugello, davanti alla tribuna gremita e in delirio per i loro eroi. Alle spalle della coppa tutte le vetture e i piloti protagonisti di questa festa, mentre l'elicottero dei carabinieri Tuscania ha sorvolato il rettilineo del traguardo prima di posizionarsi in volo stazionario sopra di esso.
Dall'aeromobile si sono calati con una corda sulla linea del traguardo cinque paracadutisti, portando con se la bandiera italiana, mentre il soprano Maria Claudia Donato ha intonato l'inno di Mameli. (ANSA).