A giudicare dalla folla di visitatori, di cui molti pittoreschi, e dalla quantità di auto esposte (anch'esse spesso pittoresche) il Sema Show di Las Vegas potrebbe sembrare una delle solite kermesse delle auto elaborate o personalizzate, vitaminizzata però secondo le migliori abitudini degli Stati Uniti.
Ma andando più in profondo nell'analizzare questo evento che la Specialty Equipment Market Association (appunto Sema) organizza dal 1967, si scopre che all'industria dell'aftermarket fanno capo in Usa ben 337 miliardi di dollari di ricavi che contribuiscono al Pil americano attraverso il lavoro di 1,3 milioni di persone, cioè - si legge nell'edizione 2023 del Rapporto Sema - più dell'industria aeronautica statunitense e dell'intero settore della produzione cinematografica e video.
Quanto mostrato al Las Vegas Convention Center fra il 31 ottobre e il 4 novembre da più di 2.200 espositori con la presenza di circa 160.000 visitatori professionali ha dunque premesso non solo di scoprire i prodotti di prossima generazione ma anche di valutare i trend e le richieste dei clienti che lasciano (con giustificato ottimismo) intravvedere una ulteriore crescita del mercato post-vendita.
"Le connessioni in atto e le relazioni che verranno costruite nei giorno dell'evento stabiliranno la rotta per il nostro settore - ha affermato Tom Gattuso, vicepresidente Sema con responsabilità per gli eventi - non solo in fiera ma anche in dozzine di altri eventi per garantire il successo nei prossimi mesi". E il Rapporto Sema sottolinea che per il 55% delle aziende del settore, c'è da attendersi una crescita della domanda e quindi della produzione.
Sema Show 2023 si è svolto in un momento di enorme crescita e ottimismo in tutto l'ambito dell'aftermarket, senza dimenticare che l'industria è in prima linea nell'adozione di politiche e tecnologie che aiutano a ridurre le emissioni dei veicoli, ma anche senza trascurare quello che è il 'propellente' principale per sostenere e far avanzare questo mercato, cioè la passione per i motori.
Lo dimostrano - pur a fianco del Sema FutureTech Studio, la mostra dedicata ai carburanti rinnovabili e alla tecnologie ibride - le molte novità portate al Las Vegas Convention Center da diverse case automobilistiche, tra cui Dodge (Gruppo Stellantis), Ford Performance, Lexus, Nissan e Toyota.
Proprio Dodge e Ford hanno mandato segnali forti sul valore (e l sopravvivenza) dei motori termici, seppure da utilizzare principalmente nelle competizioni o negli eventi in pista. Dal produttore delle celebri berline e coupé 'Hemi' e della tradizionale linea di motori V8 Crate - cioè consegnati in cassa di legno - arriva la novità Ice costituita dal Direct Connection 1500 Hemi di 7 litri che, grazie alla sovralimentazione e a diversi miglioramenti, raggiunge ora i 1.500 Cv e oltre 1.350 Nm di coppia. Il tutto per un prezzo di 59.990 dollari. La risposta (sempre Ice) di Ford si chiama Mustang FP800S ed è una concept utilizzata al Sema per mostrare un prossimo kit per le vetture V8 5.0 della generazione S650 e che porta la potenza erogata a 800 Cv.
Questa trasformazione comprende tutto il necessario per sovralimentare una Mustang e include compressore, intercooler, iniettori di carburante aggiornati, un nuovo rail del carburante, un corpo farfallato più grande e un doppio sistema di aspirazione dell'aria. Il prezzo deve ancora essere stabilito ma considerando che un kit analogo per l'F-150 costa circa 9.500 dollari, la spesa potrebbe essere di poco superiore.
Esaltazione dei motori tradizionali anche in Casa Ringbrothers, gli specialisti che hanno portato al Sema Show la Paramount, una Rolls-Royce Silver Cloud II del 1961 che è stata modificata inserendo nel tradizionale corpo vettura un cuore da 640 Cv prelevato a una Corvette C6.
Oltre alle novità, sostanzialmente modificate solo nel look, che sono state esposte d Las Vegas da Lexus, Nissan e Toyota, ci sono due curiosità che meritano di essere ricordate. Sono il modello XKE che lo specialista Faruk Kugay, della DevSpeed Motorsports, ha realizzato per l'azienda di lubrificanti Eneos partendo da una Jaguar E-Type 2+2 a cui è stato trapiantato il 3.0 6 cilindri in linea tipo 2JZ-GTE della Toyota. E il rivoluzionario micro-compressore 1S perfetto per ripristinare la pressione delle gomme di auto e moto. Ha le dimensioni di uno smartphone e non a caso è prodotto dal colosso cinese della telefonia Xiaomi.