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Salvini, l'industria dell'auto costa all'Italia ma delocalizza

'Siamo in tempo per fermare le auto solo elettriche, altrimenti ci consegneremo per 50 anni alla Cina'

Redazione Ansa

Non vorrei lasciare ai miei figli un "paese più green e più disoccupato. Tutti in giro sul monopattino elettrico a cercare un posto di lavoro non è esattamente il futuro che ho in testa. La cosa positiva è che in tanti si stanno accorgendo del danno". Lo afferma il vicepremier e ministro Matteo Salvini all'evento Parts aftermarket congress parlando delle norme sulle auto. In Spagna e in altri Paesi europei ormai il primo marchio di venduto è cinese e "non entro nel merito dell'industria automobilistica italiana e di quello che è costata al contribuente e dove è stata delocalizzata come stabilimenti, come sedi legali e sedi fiscali. Inulte rimpiangere", dichiara Salvini.

 Sull'auto elettrica il ministro pensa "che siamo in tempo per fermare una dipendenza che altrimenti per i prossimi 50 anni ci consegnerà mani e piedi alla Cina". 
Se quella che è partita come una "battaglia solitaria" diventerà "nelle prossime settimane e nei prossimi mesi una battaglia italiana e non partitica possiamo provare nel 2026 a ribaltarla perché siamo riusciti a imporre che nei prossimi anni ci sia un check a livello di istituzioni europee sulla scelta del solo elettrico che è stata sciaguratamente presa", dice Salvini spiegando che la differenza la fanno i numeri e solo se sei in maggioranza puoi ribaltare la scelta.  
   

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