Nello stabilimento del Bmw Group di Lipsia cominciano ad uscire dalle linee anche le Mini Countryman in versione completamente elettrica, quattro mesi dopo l'avvio della produzione dello stesso modello con motore a combustione. Dopo aver eliminato gradualmente la produzione della Bmw i3, la culla della mobilità elettrica del Bmw Group ha accolto un'altra vettura completamente elettrica nella sua gamma. Ora produce quattro modelli con tre tipi di propulsione di due marchi, tutti su un'unica linea di produzione, ovvero la Bmw Serie 1, la Serie 2 Active Tourer (compresa la versione ibrida plug-in), la Serie 2 Gran Coupé e la Mini Countryman in entrambe le versioni, completamente elettrica e a combustione.
La Countryman Electric rappresenta un passo importante nella transizione del marchio Mini verso la completa elettrificazione entro il 2030 e combina un go-kart feeling elettrificato con una mobilità a zero emissioni locali. È disponibile in due varianti completamente elettriche, cioè la Countryman E (150 kW, 204 CV) e la più potente Countryman SE All4 a trazione integrale (230 kW, 313 CV). Per consentire la produzione di un massimo di 350.000 unità all'anno (100.000 in più rispetto al passato) lo stabilimento di Lipsia è stato costantemente aggiornato dal 2018, con ampie aggiunte e aggiornamenti a carrozzeria, verniciatura, assemblaggio e logistica.
"Le nostre auto e i nostri componenti - ha commentato Petra Peterhänsel, Direttore dello stabilimento - sono molto richiesti. Negli ultimi anni il Bmw Group ha investito circa 1,6 miliardi di euro nel sito di Lipsia per produrre ulteriori veicoli e componenti elettrici, e ora stiamo aumentando anche i volumi dei veicoli, il che è un'ottima notizia per il nostro stabilimento".
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