(ANSA) - CATANIA, 14 MAR - Un'ordinanza di custodia cautelare
in carcere è stata eseguita da Carabinieri del comando
provinciale di Catania nei confronti di due presunti ladri
seriali di automezzi che agivano prevalentemente tra Giarre e
Riposto. Sono Salvatore Musumeci, di 43 anni, e Domenico
Giallongo, di 42, indagati per ricettazione, furto aggravato e,
soltanto il secondo, anche per riciclaggio.
Nel provvedimento, che si basa su indagini di militari
dell'Arma della Stazione di Giarre, ai due indagati si
contestano sei episodi, avvenuti tra settembre del 2023 e lo
scorso febbraio. I due, ricostruisce la Procura di Catania,
avrebbero agito secondo due schemi ben rodati: forzare lo
sportello per poi rompere il bloccasterzo, in modo da poter
effettuare le manovre per spostare l'autovettura a spinta,
solitamente mediante l'utilizzo di un altro mezzo, oppure
avrebbero invece messo in moto le auto, come nel caso di una
Fiat 500X, bypassando direttamente la centralina e quindi il
sistema del blocco motore.
Il reato di riciclaggio di un'autovettura contestato a
Giallongo riguarda l'apposizione di targhe estere a un furgone
Fiat Fiorino rubato e l'alterazione dei caratteri alfanumerici
del telaio, inserendo i dati di un veicolo simile di sua
proprietà.
Il provvedimento restrittivo a Giallongo è stato in
carcere, a Catania, dove era già detenuto dal giorno prima, dopo
essere stato arrestato in flagranza di reato dai Carabinieri
della Stazione di Acireale mentre tentava di rubare un furgone
Mercedes Sprinter parcheggiato in piazza Indirizzo riuscendo ad
aprire lo sportello del veicolo. Quando è stato fermato e
perquisito aveva in tasca due mazzi di chiavi di auto, banconote
per 620 euro uno strumento On board diagnostic wireless, un
apparato che permette di superare la centralina del veicolo e
accenderlo senza necessità delle chiavi.
Salvatore Musumeci, dopo la notifica del provvedimento, è
stato condotto in carcere. (ANSA).
Ladri seriali di autoveicoli, due arresti nel Catanese
Contestati sei furti, Carabinieri eseguono ordinanza cautelare