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Tavares, 'presenza di Stellantis in Italia non è a rischio'

L'ad: 'Un produttore cinese qui non aiuterebbe il Paese'

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 19 MAR - "La presenza di Stellantis in Italia non è a rischio. Voglio dirlo molto chiaramente. L'Italia è uno dei nostri Paesi d'origine, amiamo l'Italia e sentiamo una responsabilità etica verso i nostri dipendenti che voglio ringraziare per tutto ciò che stanno facendo". Così l'ad di Stellantis, Carlos Tavares, intervistato dal Quotidiano nazionale. Il ceo del gruppo garantisce anche sugli investimenti: "Abbiamo un piano molto consistente per Mirafiori, dove l'export è al 93%, che abbiamo denominato 'Mirafiori Automotive Park 2030'. Senza contare gli investimenti in programma sul fronte del manufacturing, stiamo sviluppando investimenti per oltre 240 milioni di euro".
    Al Sole 24 Ore, Tavares conferma anche l'impegno sull'auto elettrica: "L'Italia è l'unico Paese nel mondo in cui abbiamo investito in due piattaforme native Bev, Stla medium e Stla large. Altri Paesi potrebbero criticarmi per questo. Le due nuove piattaforme porteranno l'autonomia dei Bev a 7-800 chilometri, così da diminuire l'ansia degli automobilisti per la ricarica. Inoltre l'Italia è il Paese in cui avremo una delle nostre tre gigafactory per celle di batterie. Tra l'altro l'unico stabilimento di batterie in Italia. Vorrei aggiungere che l'Italia è il Paese in cui crediamo di poter produrre un milione di veicoli. Ed è il Paese in cui nel 2023 abbiamo aumentato la produzione del 10%, è un fatto".
    Netta la replica di Tavares all'ipotesi di un costruttore cinese in Italia: "Il mercato - oggi siamo i leader con il 33% - sarebbe più frammentato, non aumenterebbe in dimensione né in produzione. La battaglia vera sarebbe sui costi. Un produttore cinese assemblerebbe automobili utilizzando fornitori cinesi. Le dico questo: noi non abbiamo paura della sfida cinese, ma indebolire Stellantis in Italia non aiuterebbe l'Italia".
    (ANSA).
   

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