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Scacco alla filiera delle auto rubate e cannibalizzate

Arresti tra Foggiano e Bat, carcasse auto smaltite in campagna

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 05 APR - Rispondono di ricettazione, riciclaggio di veicoli e abbandono di rifiuti speciali cinque persone raggiunte da una ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip di Foggia su richiesta della procura.
    Sono residenti tra Cerignola nel Foggiano e San Ferdinando di Puglia nella Bat.
    Le indagini sono state avviate nel settembre 2022 dalla sezione polizia stradale di Foggia e dal compartimento della Puglia e hanno messo in luce il modus operandi dell'organizzazione. Dopo l'acquisizione dei veicoli di provenienza furtiva, i mezzi sarebbero stati poi portati all'interno del sito individuato nelle campagne cerignolane e sarebbero stati cannibalizzati suddividendo le componenti per tipologia e avendo cura di rimuovere ogni elemento che potesse ricondurre al veicolo d'origine. I cinque - stando alla ricostruzione degli investigatori - avrebbero trasferito e abbandonato le carcasse ormai spoglie dei veicoli rubati nelle campagne a breve distanza dai luoghi di smontaggio, servendosi di mezzi agricoli per eludere eventuali controlli delle forze dell'ordine.
    Una modalità che avrebbe interessato decine di veicoli rendendo quelle campagne un vero e proprio cimitero di automobili.
    L'organizzazione criminale avrebbe istituito una vera e propria filiera di distribuzione delle componenti dissezionate anche a livello transfrontaliero. Durante le indagini la polizia ha individuato un autoarticolato di nazionalità polacca che dopo essere stato riempito di componenti rubate si sarebbe recato verso la Polonia dove le stesse sarebbero state reimmesse sul mercato online della ricambistica usata. Sono stati rinvenuti anche elementi di alimentazione di veicoli ibridi le cui batterie ormai costituirebbero la nuova frontiera del riciclaggio per l'elevato costo Venti le auto (tra cui anche grossi brand come Bmw, Mercedes, Toyota, Volkswagen, Jeep, Hundai) individuate e sottoposte a sequestro penale durante le indagini per un valore commerciale complessivamente valutato intorno ai 500.000 euro. (ANSA).
   

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