L'arte di fa prestazioni su quattro ruote con la ventesima Bmw Art Car che ha fatto il suo debutto in pubblico ieri al Centre Pompidou di Parigi. Il progetto artistico è firmato dall'artista newyorkese Julie Mehretu, che ha trasformato la Bmw M Hybrid V8 da competizione in un'opera d'arte performativa, proseguendo così l'ormai lunga tradizione di Bmw Art Cars.
L'auto in questione, solo poche settimane dopo la sua anteprima mondiale nella capitale francese, gareggerà alla 24 Ore di Le Mans. Sarà possibile ammirarla nel corso del Concorso d'eleganza Villa D'Este, dal 24 al 26 maggio a Cernobbio.
"L'intero progetto Bmw Art Car - ha dichiarato Julie Mehretu - riguarda l'invenzione, l'immaginazione, il superare i limiti di ciò che è possibile. Non penso a questa macchina come a qualcosa da esporre. La sto pensando come qualcosa che correrà a Le Mans. È una pittura performativa. La mia Bmw Art Car è stata creata in stretta collaborazione con i team di motorsport e di ingegneria".
La collaborazione tra BMW e Julie Mehretu include anche un impegno congiunto per una serie di Laboratori Translocali PanAfricani per Media per registi, che faranno tappa in varie città africane nel 2025 e 2026, culminando in una grande mostra al Zeitz Museum of Contemporary Art Africa di Città del Capo.
"Le BMW Art Car - ha spiegato Oliver Zipse, presidente del Consiglio di Amministrazione di Bmw AG - sono una parte essenziale del nostro impegno culturale globale. Da quasi 50 anni collaboriamo con artisti affascinati dalla mobilità e dal design quanto dalla tecnologia e dal motorsport. La visione di Julie Mehretu per una macchina da corsa è un contributo straordinariamente forte alla nostra serie Bmw Art Cars".
L'artista, per il design della 20a Bmw Art Car, ha trasformato per la prima volta un'immagine bidimensionale in una rappresentazione tridimensionale, riuscendo a portare il dinamismo nella forma. Julie Mehretu ha utilizzato il vocabolario di colore e forma del suo monumentale dipinto 'Everywhen' (2021 - 2023) come punto di partenza per il suo design. L'opera è attualmente in mostra nella grande retrospettiva dell'artista al Palazzo Grassi di Venezia e successivamente entrerà a far parte della collezione permanente del Museum of Modern Art (MoMA) di New York, a cui è stata donata.