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Media cinesi, l'Ue riconsideri i dazi sui veicoli elettrici

'Pechino adotterà le misure per salvaguardare i suoi interessi'

Redazione Ansa

(ANSA) - PECHINO, 13 GIU - La Cina spera che l'Unione europea "riconsideri seriamente" i dazi aggiuntivi fino al 38,1%, a partire da luglio, sui veicoli elettrici annunciati mercoledì e smetta di spingersi oltre nella "direzione sbagliata".
    Un commento diffuso dall'agenzia statale Xinhua ha aggiunto che Pechino "adotterà le misure per salvaguardare i propri interessi. Alla luce della loro struttura economica e delle loro dimensioni, la Cina e l'Ue trarrebbero miglior vantaggio da una collaborazione sulle principali questioni economiche e commerciali". Per questo, "sarebbe più conveniente per l'Ue sfruttare i vantaggi della Cina per sviluppare la propria industria di veicoli elettrici".
    A meno di un mese dalla decisione di Washington di quadruplicare i dazi sulle e-car cinesi fino al 100%, Bruxelles ha dichiarato che avrebbe combattuto i sussidi eccessivi con tariffe aggiuntive che vanno dal 17,4% per Byd al 38,1% per Saic, in aggiunta al livello standard del 10%. La mossa è maturata mentre i costruttori europei sono sfidate da un afflusso di veicoli elettrici cinesi a basso costo.
    Le case tedesche, in particolare, dipendono fortemente dalle vendite in Cina e temono le ritorsioni di Pechino. Anche le aziende automobilistiche europee importano i propri veicoli di fabbricazione cinese. La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha più volte affermato che l'Europa deve agire per impedire alla Cina di inondare il mercato del blocco con veicoli elettrici sovvenzionati. Le relazioni commerciali ed economiche tra Bruxelles e Pechino "si trovano a un bivio importante ed è fondamentale che l'Ue dimostri una visione strategica e a lungo termine", ha aggiunto la Xinhua. Il blocco europeo sembra aver lasciato spazi per proseguire le consultazioni e provare a trovare una soluzione adeguata: "si spera che l'Ue faccia qualche seria riconsiderazione e smetta di andare oltre nella direzione sbagliata". (ANSA).
   

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