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Media, avanzano le misure di Pechino in risposta ai dazi Ue

Più vicina stretta su auto a benzina europee ad alte emissioni

Redazione Ansa

(ANSA) - PECHINO, 14 GIU - La Cina sta portando avanti le sue risposte al rialzo aggiuntivo fino al 38,1% dei dazi antisovvenzioni all'import delle e-car made in China annunciati mercoledì dall'Unione europea. Pechino, in particolare, sta spingendo le procedure per aumentare le tariffe provvisorie sui veicoli a benzina ad alte emissioni provenienti dall'Ue, secondo i post sugli account social dell' emittente statale Cctv.
    Inoltre, i risultati dell'indagine antidumping sulle importazioni di brandy dall'Ue dovrebbero essere pubblicati entro la fine di agosto. Il Global Times, il tabloid nazionalista del Quotidiano del Popolo, ha invece riferito che le aziende cinesi "hanno formalmente presentato domanda" alle autorità per sollecitare un'indagine antidumping sulle importazioni di carne di maiale dall'Europa. Secondo un post apparso su Yuyuantantian della Cctv, la Cina sta portando avanti internamente la procedura per aumentare le tariffe temporanee sulle auto importate dall'Europa con motori di grande cilindrata, avendo nel mirino l'import di motori superiori a 2,5 litri con dazi fino a un massimo del 25%. Una mossa giudicata in linea con le regole del Wto e degli sforzi più ampi di Pechino per promuovere la transizione verde ed abbattere le emissioni di carbonio. Secondo i calcoli della China Passenger Car Association, l'Ue esporta ogni anno verso il Dragone auto con motori di grande cilindrata per un valore totale di 18 miliardi di dollari, una cifra superiore al valore dei veicoli elettrici spediti dalla Cina nel 2023 nel Vecchio Continente. Se la Cina aumentasse le tariffe temporanee, i marchi come Bmw e Mercedes-Benz pagherebbero il peso e anche l'export dell'Ue verso la Cina ne risentirebbe. Sempre Yuyuantantian ha poi riferito che la sentenza preliminare sull'indagine antidumping relativo al brandy importato dall'Ue dovrebbe essere annunciata entro la fine di agosto, citando esperti del settore che hanno familiarità con la vicenda, avviata a gennaio dal ministero del Commercio a seguito di una richiesta della China Alcoholic Drinks Association per conto dell'industria nazionale. In base ai dati doganali, le esportazioni di brandy dell'Ue verso la Cina sono salite di oltre il 20% tra gennaio e settembre del 2023, poiché il Dragone è diventato un mercato importante in un contesto di notevole calo delle vendite nell'Ue e in altri Paesi.

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