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Grandine e frane, volano le polizze auto per danni meteo

Aiped, quasi raddoppiate in tre anni. Aumentano le franchigie

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 15 GIU - Negli ultimi dieci anni sono aumentate del 50% le richieste di intervento per danni alle vetture legati ad eventi meteo estremi - dalle grandinate alla polvere sahariana - a dimostrazione che i cambiamenti climatici impattano in modo consistente anche sul settore auto. Lo fa sapere Federcarrozzieri, l'associazione delle autocarrozzerie italiane, evidenziando che il 2023 è stato l'anno record delle vetture danneggiate, ma il trend di costante crescita nell'ultimo decennio prosegue anche nel 2024. Nella classifica delle regioni con il maggior numero di riparazioni per eventi meteo estremi in testa ci sono Veneto, Lombardia, Piemonte ed Emilia Romagna: tutte assieme rappresentano quasi il 70% del totale delle richieste per "danni da meteo" pervenute alle carrozzerie italiane. I dati ufficiali hanno registrato lo scorso anno 1.468 grandinate intense sul territorio italiano, con 596 casi di grandine "molto grande" e 67 episodi di chicchi "giganti". Inevitabili le conseguenze sulle autovetture in strada: ammaccature, bolle da grandine, cristalli in frantumi, fino ad arrivare a veri e propri buchi sulla carrozzeria. Con costi non indifferenti per gli automobilisti, osserva Federcarrozzieri: la spesa per la riparazione delle autovetture colpite da grandine variano da un minimo di 900 euro per piccoli interventi fino a 10mila euro per auto di grandi dimensioni che hanno subito danni importanti alla carrozzeria. Per i danni della polvere del Sahara gli interventi costano in media tra i 300 e i 500 euro.
    Non tutte le auto, denuncia Federcarrozzieri, sono coperte dall'apposita polizza assicurativa che, anche se presente, spesso prevede franchigie e scoperti anche consistenti. Danni sono prodotti anche da rami, piante o alberi che sempre più spesso si abbattono sulle autovetture in sosta in caso di vento forte e nubifragi, e che provocano - se si escludono gli scontri frontali con grandi tronchi presenti in strada - ammaccature sulla carrozzerie e rottura di parabrezza, lunotti posteriori, vetri degli sportelli, tetti panoramici. "La nuova frontiera degli impatti dei cambiamenti climatici sul settore delle auto è però rappresentato dalla polvere sahariana che sempre più spesso cade e si deposita sulle vetture in caso di pioggia - spiega il presidente Davide Galli - Se non rimossa correttamente, la polvere può portare a graffi su vernice, vetri, tergicristalli e maniglie, che richiedono interventi specializzati di lucidatura i quali, a seconda della tipologia di veicolo e del colore, costano in media tra i 300 e i 500 euro. Interventi spesso non coperti da polizza assicurativa, e quindi totalmente a carico dei proprietari".
    Le tariffe delle polizze assicurative accessorie che coprono i danni alle auto prodotti da eventi climatici sono sempre più costose, in tre anni sono raddoppiate, e aumentano anche vincoli e condizioni poste dalle compagnie assicurative per indennizzare gli automobilisti. Lo afferma l'Aiped (Associazione italiana periti ed estimatori danni) che ricorda come questa tipologia di polizza sia sempre più richiesta in Italia per l'aumento dei fenomeni meteo estremi. Sempre più automobilisti vogliono assicurare la propria auto contro i danni provocati da temporali, grandine, alluvioni, inondazioni, trombe d'aria, frane e smottamenti - spiega Aiped - Al tempo stesso l'incremento della frequenza di tali eventi climatici ha portato a una impennata delle tariffe assicurative: se nel 2021 il costo medio della polizza accessoria 'eventi naturali' era compreso tra gli 80 e i 100 euro, oggi il suo prezzo è quasi raddoppiato, tra 150 e 180 euro. Le franchigie, ossia l'importo minimo di ogni danno che rimane a carico dell'assicurato, sono sempre più elevate, mentre scendono i massimali, che equivalgono all'importo massimo che una compagnia è tenuta a liquidare agli assicurati in caso di danni al veicolo, afferma l'Aiped.
    Inoltre, più l'auto è anziana, più alto sarà lo scoperto a carico del proprietario. Il danno da meteo, poi, è risarcibile solo in presenza di bollettino o comunicato da parte di un centro meteorologico ufficiale che attesti il fenomeno, e solo se più automobilisti abbiano riscontrato lo stesso evento avverso. "Ma la criticità più grave - osserva il presidente Aiped, Luigi Mercurio - riguarda il ricorso sempre più frequente all'Intelligenza artificiale o alle videoperizie per l'accertamento dei danni, bypassando un ruolo che la legge attribuisce unicamente ai professionisti iscritti nel ruolo ex art.157 Cap, sia l'obbligo per gli assicurati di riparare le vetture solo presso carrozzerie convenzionate per consentire alle imprese risparmi sui costi delle riparazioni, con un effetto 'imbuto' che allunga i tempi degli interventi, fino a un anno".(ANSA).
   

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