(ANSA) - ANCONA, 19 GIU - Una fitta rete di cosiddette
società cartiere ubicate all'estero e pronte a essere sostituite
con delle altre, all'occorrenza, ha consentito a un imprenditore
40enne, di origine pugliese, secondo l'accusa, di creare
un'articolata e importante frode nel commercio dei carburanti.
L'imponente frode fiscale avrebbe riguardato
l'approvvigionamento illecito e la vendita di oltre 133 milioni
di litri di carburante, producendo, in pochi anni, presunti
profitti illeciti per l'organizzazione criminale per oltre 15
milioni di euro.
(ANSA).
Frode in commercio carburanti, profitti oltre 15 milioni di euro
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