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Torna in calo il costo dell'Rc auto

Ivass. 'A maggio il premio medio è 400 euro, meno del 2019'

RC Auto

Redazione Ansa

 Dopo dieci anni di cali, dalla seconda metà del 2022 l'inflazione ha spinto verso l'alto i premi della Rc auto e "alla fine del 2023 i prezzi delle polizze erano cresciuti del 7,9% rispetto a un anno prima. La crescita è proseguita nei primi mesi del 2024, ma sta ora rallentando. A maggio il premio medio è stato pari a 400 euro, un valore che resta, seppure di poco, inferiore a quello dell'anno pre pandemia. Ci attendiamo che la tendenza al rallentamento prosegua nei prossimi mesi": lo ha detto il presidente dell'Ivass, Luigi Federico Signorini, presentando la relazione annuale dell'autorità per le assicurazioni. 

 La raccolta nel ramo danni del settore assicurativo è aumentata per il terzo anno consecutivo (6,6%), raggiungendo i 38 miliardi di euro. Crescono le coperture per i rischi diversi dall'Rc auto. Tra il 2014 e il 2023 l'incidenza dei comparti salute (malattia e infortuni) e property (incendio ed elementi naturali, nonché altri danni ai beni) è salita dal 32 al 40%, un valore ormai prossimo a quello del comparto auto (42%).

 Per il settore assicurativo "il quadro è complessivamente sereno", la dotazione patrimoniale delle imprese "si è consolidata, la redditività è migliorata e la liquidità è divenuta più distesa", ma nonostante la situazione macroeconomica sia meno tesa, non mancano incertezze e possibili rischi "di coda", legati a tensioni politiche, frammentazione commerciale, conflitti militari

 

 Il rallentamento delle tariffe Rc auto monitorato dall'Ivass è insufficiente per il Codacons, con i prezzi delle polizze che risultano ancora oggi immotivatamente in rialzo. Lo afferma l'associazione, commentando i dati emersi dalla relazione annuale dell'Ivass. "Terminati gli effetti del caro-energia e dell'inflazione, e in assenza di un incremento della incidentalità in Italia, le tariffe Rc auto dovrebbero invertire la rotta a tornare a scendere - spiega il presidente Carlo Rienzi - Al contrario l'Ivass certifica un trend al rialzo, seppur in rallentamento, anche nei primi mesi del 2024, con la polizza media che si attesta oggi sui 400 euro".
" Da più parti, prosegue, si avanza il sospetto che le compagnie di assicurazioni, anche in assenza di un incremento dei sinistri lungo le strade italiane, stiano scaricando sugli assicurati le conseguenze della crisi della logistica internazionale, che ha portato a rincari per le componentistiche auto e soprattutto per i pezzi di ricambio, e ad un allungamento dei tempi delle riparazioni. Una situazione sulla quale l'Ivass farebbe bene a puntare il proprio faro, per capire se ci siano alterazioni del mercato o fenomeni speculativi a danno di automobilisti e assicurati", conclude il Codacons. 

 "Meglio tardi che mai" il rallentamento dei premi delle Rc auto: lo afferma Massimiliano Dona, presidente dell'Unione Nazionale Consumatori. "Considerati i guadagni stratosferici avuti dalle compagnie durante i lockdown, i rincari con la scusa dell'inflazione erano del tutto ingiustificati, oltre che abnormi. Ora speriamo che il trend in discesa dei premi prosegua ininterrottamente, come avvenuto per 10 anni", conclude Dona. 

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