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Cento anni di Citroën in Italia tra storia e futuro dell'auto

A Milano nel 1924 André Citroën lanciava l'attività al Portello

Cento anni di Citroën in Italia tra storia e futuro dell'auto

Redazione Ansa

E' stata una settimana di celebrazione per i suoi 100 anni in Italia, quella appena conclusa per il marchio Citroën, che a distanza di un secolo dall'arrivo André Citroën a Milano guarda al futuro con le certezze mutuate da una storia fatta di innovazioni e successi.
    La settimana del centenario italiano del marchio francese, si è conclusa presso l'Arco della Pace a Milano, luogo scelto per ricordare l'anno 1924, quando André-Gustave Citroën decise di acquistare un terreno in via Gattamelata, zona Portello, dove oggi c'è un centro dedicato ai marchi Stellantis e dove, allora, nacque la prima filiale del Double Chevron in Italia. Era quello l'iniziò di un legame profondo tra il marchio francese e il nostro Paese, lungo 100 anni tra innovazioni tecnologiche, successi sportivi e design su quattro ruote.
    Dallo scorso 19 giugno il pubblico di appassionati ha potuto rivivere questa storia al Dazio Levante dell'Arco della Pace, grazie a un dettagliato percorso museale realizzato insieme al Centro di Documentazione Storica Citroën, che ha raccontato curiosità, costume, fatti correlati allo sviluppo della marca e a quello storico e sociale d'Italia attraverso i modelli Citroën più famosi.
    Il materiale di ogni epoca, esposto per l'occasione, è normalmente custodito presso l'Archivio Storico Citroën di Sinalunga (SI) e per l'occasione è stato utilizzato per realizzare un percorso che ha permesso ai visitatori di rivivere la storia di del marchio.
    "Questo è un anno fondamentale per il nostro marchio - ha commentato Giovanni Falcone, managing director di Citroën Italia - perché stiamo per rinnovare completamente la gamma con modelli importanti per il mercato. A Milano è nata di fatto l'avventura del marchio in Italia, nell'area del Portello che rappresentava, negli anni Venti, un punto di partenza per diversi marchi automobilistici".

 

 


    Non solo storia e celebrazione del passato, però, sono state al centro della mostra, all'interno della quale è stata allestita anche la stanza dedicata ai progetti sociali, tra impegno civico e visionario per quei tempi di André Citroën e l'attualità dei progetti RispettAMI, sulla piaga sociale del bullismo e 'GënerationAMI'. Citroën ha anche messo in mostra la sua idea di futuro, visto che il pubblico ha infatti potuto osservare da vicino la nuova Ó-C3, manifesto del brand che incorpora elementi chiave come audacia, sostenibilità comfort e carattere popolare. Sul fronte tutto milanese, inoltre, la Casa fornirà prossimamente una flotta di vetture elettriche al Comune di Milano, rafforzando il suo impegno verso la sostenibilità e la mobilità urbana. Questo progetto, denominato 'Citroën Drive Milano Electric', riflette l'impegno della marca nel processo di transizione energetica e nella promozione della cultura del rispetto ambientale.
    "Un'iniziativa come questa - ha commentato Elena Buscemi, presidente del consiglio comunale di Milano - è in linea con l'impegno del nostro Comune, che da anni si distingue per una politica volta alla tutela e alla salvaguardia ambientale.
    Quella con Citroën è una collaborazione significativa che promuove la sostenibilità: i modelli saranno utilizzati da settori importanti dell'Amministrazione comunale". 

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