(di Francesca Conti)
(ANSA) - MILANO, 08 LUG - Città a prova di rumore, più
vivibili e sicure, ma anche più inquinate. E' quanto rileva uno
studio del Mit Senseable City Lab focalizzato sulla città di
Milano.
Secondo lo studio presentato in occasione del terzo forum di
The Urban mobility council, il think tank della mobilità
promosso dal gruppo Unipol, i motori termici sono progettati per
avere la migliore efficienza di consumo intorno ai 70-80 km/h.
In caso di applicazione del limite dei 30 km/h nell'intero
territorio del Comune di Milano le emissioni di CO2
aumenterebbero dell'1,5%, mentre quelle di PM, particolarmente
nocivi per la salute umana, del 2,7%.
Un aumento delle emissioni che si somma a incremento, seppur
lieve, dei tempi di percorrenza. L'aumento del tempo medio va da
2 secondi in uno scenario di riduzione dei limiti in tutte le
strade della zona più centrale di Milano al massimo di 89
secondi nello scenario di riduzione dei limiti a tutte le strade
non primarie sull'intero territorio cittadino. Tuttavia,
l'impatto varia significativamente a seconda della zona e del
tipo di strada, con aumenti più marcati durante le ore di punta.
Rispetto al tema emissioni, molto dipende comunque dallo
stile di guida e dalla tipologia di veicolo utilizzato. Proprio
per responsabilizzare i cittadini a una guida più consapevole,
oltre che alla scelta del veicolo meno impattante, potrebbe
nascere una 'green box' per misurare le emissioni effettive di
ogni veicolo, in base alla tecnologia che lo alimenta e allo
stile di guida del suo proprietario. La conclusione è di una
ricerca del Politecnico di Milano, elaborata sui dati anonimi
dei dispositivi telematici UnipolTech, le 'scatole nere'
installate dagli assicurati di Unipol. Un "nuovo approccio che
può garantire neutralità tecnologica, inclusività, e
responsabilizzazione del cittadino nel percorso verso una
mobilità sostenibile", dichiara Sergio Savaresi, direttore
Dipartimento elettronica, informazione e bioingegneria del
Politecnico di Milano.
Una visione che trova d'accordo il sindaco di Roma, Roberto
Gualtieri, e il primo cittadino di Milano Giuseppe Sala.
Gualtieri, in video collegamento ricorda come si debba lavorare
attraverso le isole ambientali, che comportino "un riassetto
urbanistico di un pezzo di città che ne cambia la conformazione
e aiuta a sostenere una nuova forma di mobilità con un impatto
diverso". Sala spiega come "non vogliamo essere ideologici ma
pragmatici, non abbiamo mai pensato di portare tutta Milano a 30
all'ora ma pensiamo sia sbagliato stare fermi. Cominceremo dalle
strade su cui si affacciano le nostre scuole". (ANSA).
'Col limite dei 30 orari le città saranno più inquinate'
All'Urban mobility proposta la green box. Sala: 'Andiamo avanti'