La 6 Ore brasiliana del Wec è stata una pratica archiviata senza troppi sforzi dalla Toyota che, tra le hypercar, ha dominato con la vettura numero 8 prendendo subito la testa della gara e mantenendola fino alla fine. Così l'equipaggio composto da Buemi, Hartley ed Hirakawa, ha vinto concludendo la gara davanti alle Porsche numero 6 e 5, condotte, rispettivamente, dagli equipaggi composti da Estre, Lotterer e Vanthoor; e da Campbell, Christensen e Makowieki. Dopo la vittoria a Le Mans, la Ferrari non è andata oltre un quinto e sesto posto con le 499P numero 51 e 50 ad Interlagos, precedute anche dall'altra Toyota, la numero 7, che aveva avuto problemi tecnici e che poi è rientrata per rimontare più posizioni possibili. Dietro le rosse, la Porsche numero 38 del team Jota è risultata la più veloce tra vetture private. Per quanto riguarda la categoria LMGT3, è stata la Porsche 911 numero 92 del team Manthey Pure Rxcing a tagliare per prima il traguardo condotta da Malykhin, Strum e Bachler. Dietro di lei è transitata sotto la bandiera a scacchi l'Aston Martin numero 27 della Heart of Racing con Riberas, James e Mancinelli al volante. Conclude il podio di classe la McLaren 720S GT3 Evo numero 95 della United Autosports condotta da Sato, Pino e Caygill, che ha chiuso la corsa davanti alla vettura gemella numero 59.
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