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Trigano Van, 100 posti a rischio, domani 4 ore di sciopero

In crisi la richiesta nel settore camperistica in tutta Europa

Redazione Ansa

(ANSA) - PAGLIETA, 25 LUG - Rottura del confronto fra la Trigano Van di Paglieta (Chieti) e i sindacati Fiom e Fim, insieme alle Rsu, che hanno dichiarato 4 ore di sciopero per ogni fine turno domani, venerdì 26 luglio. Nella sede di Confindustria della Val di Sangro le parti avevano tenuto ieri un incontro per analizzare l'aggiornamento dei carichi di lavoro alla luce della forte crisi di richiesta che sta interessando il settore della camperistica in tutta Europa.
    "I dati ci consegnano una forte situazione di sofferenza che colpisce maggiormente i produttori di van e che stanno mettendo a rischio i livelli occupazionali - dicono Fiom e Fim - I numeri sono in forte diminuzione e in questa fase l'azienda si sta riorganizzando e punta molto sulle manifestazioni fieristiche di settore che si terranno nei vari paesi Europei fino a fine anno, per aggredire il mercato in maniera decisa, per conquistarne più quote possibile e tutelare i livelli occupazionali".
    Lo stabilimento Trigano Van conta 482 dipendenti e nei prossimi mesi saranno quasi 100 le persone a tempo determinato, principalmente in somministrazione, che non vedranno il rinnovo del contratto.
    "Dopo anni di contrattazioni e conquiste, premi di risultato, investimenti e 160 stabilizzazioni a tempo indeterminato - precisano i sindacati - solo dal 2021 a oggi la Trigano sta attraversando la prima battuta di arresto, come del resto tutto il settore della camperistica, fra le cause, sicuramente la fine della bolla gonfiata dal covid come anche l'insicurezza dovuta alla crisi economica che sta colpendo l'Europa".
    L'approvvigionamento di furgoni per Trigano arriva dai Ducato prodotti da Stellantis nella vicina Atessa (Chieti). Fiom e Fim chiudono: "Speriamo che mai la Trigano Van decida di cambiare fornitore o almeno non del tutto, una scelta che significherebbe la fine degli stabilimenti Trigano di Atessa e delle aziende locali ad essa collegate. In questo momento l'azienda non soffre di mancanza di forniture di chassis dal fornitore, ma di una mancata richiesta di mercato. E' necessario costruire unitariamente e con la politica un piano che tuteli il tessuto industriale e i livelli occupazionali, solo così aiuteremo veramente tutti i lavoratori della vallata". (ANSA).
   

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