(ANSA) - MILANO, 02 SET - "L'Italia sta peggiorando le norme
del Codice della Strada che permettono di salvare vite umane e
sta andando in direzione contraria alla campagna delle Nazioni
Unite per la sicurezza stradale, Streets for life, presentata a
Milano da Jean Todt, inviato Onu per la Sicurezza Stradale,
Giuseppe Sala, sindaco della città, Matteo Salvini, ministro
delle Infrastrutture e dei Trasporti". Lo denunciano 26
associazioni e fondazioni italiane di familiari e vittime sulla
strada, che hanno rivolto un appello proprio a Jean Todt in una
lettera nella quale vengono elencate le maggiori criticità del
nuovo Codice della Strada.
"Abbiamo scritto a Jean Todt perché siamo molto preoccupati -
dichiarano in una nota Marco Scarponi e Stefano Guarnieri,
familiari di vittime della strada -: l'Italia sta per approvare
un Nuovo Codice della Strada che aumenterà il numero dei morti,
anziché diminuirli. La riforma presenta poche cose buone, come
la stretta sull'uso di droghe e alcool, e moltissime cose
negative, tra cui l'aumento dei limiti di velocità, le
restrizioni per l'installazione degli autovelox, le limitazioni
ai benefici delle zone a traffico limitato e la riduzione
dell'autonomia dei Comuni in materia di sicurezza stradale".
Le associazioni evidenziano di avere "messo sul tavolo
proposte concrete. Lo avevamo già fatto alla Camera, senza che
nulla sia stato recepito. Se il ministro Salvini e il presidente
Meloni vogliono salvare vite in strada e ascoltare davvero i
familiari delle vittime lo dimostrino concretamente modificando
il testo del Nuovo Codice della Strada - proseguono -,
accogliendo al Senato le nostre proposte di emendamenti".
"Speriamo che l'autorevolezza di Jean Todt e delle Nazioni
Unite possano aiutarci a salvare vite in strada, evitando che
nuove norme addirittura peggiorino un bilancio già tragico",
concludono.
Anche per il responsabile Welfare della segreteria nazionale
di Azione e promotore della proposta di legge "Lazio Strade
Sicure", Alessio D'Amato, "con questa riforma, il rischio
concreto è di andare nella direzione opposta all'obiettivo
europeo di zero vittime sulle strade, con un netto peggioramento
delle statistiche e un aumento degli incidenti e delle vittime.
Se davvero si vuole ridurre l'incidentalità stradale, bisogna
ascoltare le principali associazioni e i familiari delle vittime
sulla strada, dalle quali arriva invece una netta bocciatura.
Bisogna avere il coraggio di fermarsi e fare un passo indietro,
altrimenti questo Governo dimostrerà ancora una volta la totale
inadeguatezza ad affrontare temi importanti, continuando con una
sterile propaganda che non risolve i problemi, ma anzi li
aggrava". (ANSA).
Familiari vittime strada a Jean Todt, preoccupati da nuovo codice
'Aumenterá numero di morti anziché diminuirli'