(ANSA) - BRUXELLES, 11 SET - Non si placano le proteste degli
operai nello stabilimento Audi di Bruxelles travolto dalla crisi
delle vendite delle auto elettriche e a rischio di chiusura.
Nonostante la restituzione delle chiavi di 200 auto nuove
sequestrate la scorsa settimana dai dipendenti, i cancelli della
fabbrica restano sbarrati.
L'agitazione va avanti da luglio, quando Audi ha paventato
la chiusura del sito di Forest a causa della scarsa domanda dei
Suv elettrici Q8 e-tron. Al rientro dalla pausa estiva,
l'annuncio della casa madre Volkswagen, che ha confermato che
nei prossimi anni non verranno prodotti nuovi modelli a
Bruxelles, ha scatenato il caos. I lavoratori in rivolta hanno
sequestrato le chiavi delle auto, mentre l'azienda ha risposto
minacciando azioni legali.
Oggi è previsto un incontro cruciale con il ministero del
Lavoro. I sindacati sperano in un "vero dialogo" per sbloccare
la situazione e ottenere il pagamento degli stipendi, congelati
da lunedì. "Se non verranno offerte garanzie o compensazioni ai
lavoratori, la situazione potrebbe degenerare", ha avvertito
Bray, esortando la direzione a essere responsabile e a mettere
sul tavolo risorse economiche.
L'ipotesi di un'acquisizione da parte di un investitore
asiatico, ventilata di recente, non entusiasma i rappresentanti
dei lavoratori. "L'unico investitore asiatico che ha visitato lo
stabilimento non ha le capacità finanziarie per investire. Il
suo bilancio è pessimo, quindi non ci facciamo illusioni", ha
sottolineato Bray. (ANSA).
Operai in protesta, i cancelli di Audi Bruxelles restano chiusi
Riconsegnate le chiavi di 200 auto, ma la tensione non scende