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A Firenze autovelox approvato ma non omologato, annullata multa

Tribunale respinto ricorso Palazzo Vecchio. Polemiche

Redazione Ansa

(ANSA) - FIRENZE, 25 SET - Il tribunale di Firenze ha respinto un ricorso di Palazzo Vecchio e annullato una multa a carico di un conducente in viale Matteotti motivando che l'autovelox era approvato, da parte dell'amministrazione pubblica, ma non omologato. La notizia, riportata oggi dall'edizione locale de La Nazione, ha portato a reazioni e polemiche. Per il consigliere regionale Fdi Sandra Bianchini e il capogruppo a Palazzo Vecchio Angela Sirello, "la sentenza del tribunale di Firenze rende giustizia alle centinaia di migliaia di cittadini che sono stati vessati dal 'multificio' voluto dall'Amministrazione comunale. Aveva ragione Fdi sul fatto che la finalità fosse far cassa e non garantire la sicurezza dei cittadini. Infatti i fiorentini hanno il triste primato di essere i più multati d'Italia. Ci auguriamo che la Giunta Funaro controlli tutti gli autovelox presenti in città per verificare che siano omologati". Per Fdi "questa non è altro che l'ennesima figuraccia del Comune di Firenze che per dimostrare la validità delle sue decisioni ricorre ai tribunali a spese dei cittadini". Per il Comune ha replicato l'assessore alla mobilità Andrea Giorgio che ha parlato di "accuse prive di fondamento" da parte di Fdi "e fuorvianti da come è il reale funzionamento delle cose. Non sono i Comuni a non essere a norma, è il ministero che non ha ancora provveduto a disciplinare la procedura di omologazione degli autovelox, pertanto ci siamo sempre conformati a quanto previsto a livello nazionale. Nei vari interventi normativi che si sono succeduti negli anni il ministero ha sempre sostanzialmente equiparato le procedure di omologazione a quelle di approvazione". Inoltre, aggiunge, "per quanto riguarda la collocazione della strumentazione (che è cosa diversa dalla omologazione dello strumento) è ad oggi in vigore un decreto interministeriale che prevede che le apparecchiature debbano essere installate solo dopo una documentata analisi delle velocità e della incidentalità, e comunque previo decreto prefettizio".
    "Attualmente - conclude Giorgio - la strumentazione di Firenze è tutta autorizzata dal decreto prefettizio che è seguito ad una analisi di incidentalità e velocità. Fa comodo usare il 'refrain' del multificio ma le consigliere Fdi farebbero bene a chiedere spiegazioni al governo e non a Palazzo Vecchio e ad ascoltare le richieste che le associazioni delle vittime della strada hanno portato al ministro Salvini durante l'iter di modifica del codice della strada". (ANSA).
   

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