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Ferrari 12Cilindri, bellezza moderna per resistere nel tempo

Militello, frutto del lavoro di squadra e della sinergia

Ferrari 12Cilindri, bellezza moderna per resistere nel tempo

Redazione Ansa

"Se oggi siamo di fronte a questa esecuzione del concetto di una 12 cilindri Ferrari è per la sinergia esistente tra i vari reparti, tra cui quello che si occupa dell'aerodinamica, e la direzione tecnica, questa voglia di collaborazione per raggiungere il risultato è quello che fa la differenza attualmente in Ferrari", ha detto Andrea Militello, head of gt-cars exterior design Ferrari, presentando la nuova 12Cilindri, nel corso del test drive internazionale per i media, in Lussemburgo.
    Militello ha sottolineato di rappresentare un team molto ampio, guidato da Flavio Manzoni, nel quale diverse persone hanno contribuito alla realizzazione dell'auto definitiva.
    "Abbiamo iniziato a disegnare questa vettura quattro anni fa - ha aggiunto - il processo creativo puro dura un anno e mezzo dal foglio bianco alla sua esecuzione finale con dentro tutti gli elementi ingegneristici che la rendono producibile. Il periodo successivo è legato ad affinamento e sviluppo".
    La sfida era quella di cimentarsi con una tipologia di auto iconica per la storia del cavallino rampante, e di renderla moderna guardando al futuro. "La parte più difficile per rielaborare un concetto classico come quello delle Ferrari a 12 cilindri proiettandolo nel futuro - ha specificato Militello - è stata quella di trovare uno stilema e uno stile che renda la macchina molto moderna nonostante la sua architettura tutto sommato classica, con un grande 12 cilindri in posizione centrale anteriore, una cabina arretrata ed un cofano lunghissimo. L'aspetto più più sfidante, ma anche quella più divertente, è stato il processo d'integrazione, all'interno di una forma di lunotto unico, delle ali mobili, per creare un disegno molto coerente da chiuso e poi scoprire la sorpresa di avere gli elementi esterni al baule che si muovono ed hanno una funzione aerodinamica".
    Anche l'abitacolo ha richiesto un particolare studio, con la presenza di 3 schermi, tra cui un display orizzontale centrale che, per la prima volta, ha trovato spazio in una Ferrari 12 cilindri a due posti. "Questo aspetto rende il sistema d'infotainment proiettato verso il futuro, però non abbiamo voluto metterlo in evidenza, in quanto si tratta di un elemento elettronico soggetto ad obsolescenza - ha concluso Militello - quindi, da spento, rimane in secondo piano, per lasciare in prima linea il disegno della plancia ed i suoi materiali nobili che dureranno nel tempo".

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