(ANSA) - ROMA, 13 OTT - Le famiglie italiane hanno speso
loscorso anno in carburanti 47,5 miliardi di euro, con un
incremento dei consumi del 9,3% nel triennio 2021-2023. E' il
calcolo del Centro di formazione e ricerca sui consumi (Crc)
che, alla luce delle polemiche sul Psb, chiede di intervenire
sull'Iva per evitare che qualsiasi ritocco delle accise provochi
"uno tsunami".
"Considerata l'entità dei numeri sul mercato dei prodotti
petroliferi in Italia, è evidente come qualsiasi ritocco delle
accise, indipendentemente se riferite a benzina o gasolio,
provocherebbe uno tsunami economico con effetti a cascata su
milioni di soggetti - afferma il presidente del comitato
scientifico del C.r.c., Furio Truzzi - Di fronte alle richieste
dell'Ue e all'inevitabilità della modifica delle accise, anche
per questioni legate all'ambiente, il Governo deve giocare la
carta dell'Iva, riducendo l'aliquota che, come noto, si applica
non solo al prezzo industriale del carburante ma anche alla
stessa accisa, in modo da evitare sia i rialzi dei listini alla
pompa, sia rincari a cascata sul comparto dei trasporti e dei
prezzi al dettaglio, e limitare gli effetti della doppia
tassazione. Va inoltre incentivato il trasporto su rotaia sia
nella mobilità dei cittadini che delle merci, considerato che
oggi l'88% dei prodotti in vendita viaggia su gomma" - conclude
Truzzi.(ANSA).
Spesa per i carburanti a 70 miliardi, la metà va in tasse
Crc, oltre 1800 euro l'anno a famiglia, toccare accise è tsunami